“Questo è il momento della coesione e dell’unità nazionale, non della polemica”. In un’intervista al Corriere della Sera il premier Conte lancia un monito a Salvini e dice che “a chi vuole speculare e a chi ci accusa di voler assumere ‘pieni poteri’ rispondo che stiamo lavorando in pieno accordo con i governi territoriali e che le misure adottate sono studiate per essere adeguate, efficaci e coerenti con il principio di proporzionalità”. Non ci sta il capo del governo a farsi mettere in croce e nel rincarare la dose aggiunge: “Chi pensa di poter lucrare in termini di consenso, alimentando la paura, non fa l’interesse della nazione”.
Poi Conte chiama alla prudenza e all’unità d’azione e di intenti, perché “non è il momento delle polemiche” e “abbiamo un’emergenza che ci impegna severamente e un Paese di cui prenderci cura”. “Questo è il momento della coesione e dell’unità nazionale – ribadisce Conte – non della polemica. L’Italia si aspetta da tutte le forze politiche un atteggiamento responsabile, ispirato a collaborazione e professionalità”. “Le nostre decisioni poggiano sempre sulle valutazioni del comitato tecnico-scientifico” precisa il premier che evidenzia come nel dibattito pubblico “si dice di tutto e di più; ma dobbiamo fidarci del giudizio degli esperti e poi tenere sempre conto della concreta praticabilità delle soluzioni, non limitandosi a valutarle solo in astratto”.
Il governo prova a rassicurare le parti sociali
Poi il presidente del Consiglio tenta di rassicurare anche le parti sociali, dichiarando che “stiamo lavorando a un pacchetto di misure economiche strutturali peri vari settori colpiti, dalla manifattura al turismo” e annuncia che nei prossimi giorni saranno convocati alcuni vertici con i sindacati e le imprese “per definire nel dettaglio queste misure e per preparar e una più complessiva terapia d’urto per accelerare la spesa per investimenti”.
Anche perché, sottolinea il premier, “l’emergenza sta interessando diverse aree del pianeta” e l’Italia in questo scenario e contesto “sta mostrando grande responsabilità”. “Non c’è nessuna credibilità da recuperare” precisa Conte, perché semmai “siamo un esempio di responsabilità e affidabilità” in quanto “abbiamo adottato da subito misure draconiane” tanto che “siamo in contatto con i nostri partner europei e lavoriamo di concerto con il quadro internazionale nell’interesse di tutti i cittadini europei”.
E Conte poi assicura che “il panico è una reazione del tutto ingiustificata” perché “compromette la complessiva efficienza del sistema e innesca deprecabili speculazioni sui prezzi di alcuni prodotti” e garantisce che “l’approvvigionamento alimentare sarà assicurato con apposite misure soprattutto nelle zone ‘cluster’. La calma – invita – si riporta attraverso una comunicazione puntuale e trasparente”, per poi concludere: “Sono state alimentate polemiche inutili” e “la cabina di regia è essenziale per il coordinamento delle iniziative” e semmai “l’emergenza ci deve unire, non dividere”. La sua sola preoccupazione è dunque quella di “proteggere gli italiani” e “ il governo sta lavorando con spirito di squadra – afferma Conte – per affrontare un’emergenza con cui non ci siamo ma i misurati prima d’ora”.