“Sapete qual è la cosa che mi è rimasta più impressa del governo ‘Conte 1’? si chiede in un’intervista a la Repubblica il sottosegretario grillino a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro, per poi rispondere: “ Che mentre il premier lavorava ai dossier a Palazzo Chigi, Salvini andava in giro per le piazze a chiacchierare e tenere comizi”. Poi chiosa: “Come è andata lo sappiamo: chi faceva chiacchiere ha perso”.
Insomma, la stessa fine di Salvini, secondo Fraccaro, rischia di farla anche Renzi. Fraccaro poi aggiunge che vista la situazione politica “non bisogna avere paura del voto” e nel caso il premier Conte dovesse inciampare e poi cadere “riterrei giusto tornare ad ascoltare i cittadini” perché “non è mai sbagliato farlo”. “Meglio votare che vivacchiare”, sottolinea, anche se di mezzo c’è il referendum sul taglio dei parlamentari, che nulla osta a suo avviso: “Sento dire che non si può, ma in democrazia è sempre possibile votare. Ed è una via che va sempre rispettata” afferma nell’intervista. Poi però puntualizza: “Sì. Basta aspettare il referendum e poi si vota”, prefigurando la possibilità di andare alle urne anche a settembre.
Quanto alle prospettive di un elezione diretta del premier, come proposto da Renzi dalle poltrone televisive di Bruno Vespa, Fraccaro obietta solo che “a Palazzo Chigi sono già aperti dei tavoli sulle riforme” e pertanto “chi vuole, partecipa e propone”. Come a dire: quella è la sede più appropriata. Renzi è nel governo, venga a sedersi e proponga. È l’unico modo, tanto più che lui, il sottosegretario, non guarda la tv perché “io lavoro per il Paese e lo stesso fa Conte”.
Insomma, quelle di Renzi sono solo chiacchiere ma “è ovvio che così non si può andare avanti” sottolinea il sottosegretario a Palazzo Chigi che dice anche che “serve chiarire una volta per tutte le posizioni e bisogna farlo subito”. Quindi nel momento in cui la Repubblica obietta che però in questo chiarimento c’è anche la sfiducia al Guardasigilli Bonafede, Fraccaro si irrigidisce e intima: “Alfonso non si tocca”.