Si dice sicuro che Matteo Renzi non romperà con il Conte bis e anche che nessuno gli ha finora offerto niente, tantomeno di diventare sottosegretario. In un’intervista rilasciata a la Repubblica, Riccardo Nencini, leader del Psi e vicepresidente del gruppo di Italia Viva, cioè colui il quale ha consentito all'ex premier di poter costituire un gruppo autonomo al Senato e di non confluire così nel Gruppo Misto, aggiunge anzi che “non ricevo telefonate da quel dì”.
Parlando di politica, Nencini dice di aver consentito a Renzi di far nascere un suo proprio gruppo a Palazzo Madama al fine “di costruire una gamba riformista nel centrosinistra” perché “c’è una destra illiberale che nei sondaggi resta fortissima, o la sinistra si attrezza o il Paese rischia”.
Quindi più che un progetto “un embrione” a cui possono aderire “Radicali, Della Vedova, Calenda, specie se passa la legge elettorale con la soglia al 5 per cento”. Alla domanda del quotidiano diretto da Carlo Verdelli perché Renzi stia armando tutto questo putiferio intorno alla prescrizione, Nencini risponde che “ha bisogno di farsi vedere, e questa è una battaglia giusta” anche se il Paese può non capirla perché certo “non crea posti di lavoro, ma va fatta”.