“Vogliamo realizzare una riforma fiscale complessiva. Sappiamo che è un obiettivo molto ambizioso, ma vogliamo farlo durante quest’anno”. È l’obiettivo del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri annunciato ieri in apertura di Telefisco, il tradizionale appuntamento dell’Esperto risponde, riportato integralmente da Il Sole 24 Ore.
Gualtieri, che dice di essere sempre prudente negli annunci, reputa tuttavia questa mission “una sfida a necessaria perché siamo arrivati a un livello di affastellamento, scomposizione e complicazione del nostro ordinamento tributario” e pertanto “semplificazione e razionalizzazione sono le due direttrici da seguire per riscrivere le regole”, quindi il suo obiettivo più immediato è “presentare un disegno di legge delega e poi procedere alla sua approvazione anche in parallelo al lavoro sui decreti delegati”.
Per il titolare del dicastero di via XX Settembre a Roma, la riforma richiede una preparazione “molto intensa” che si sta avviando “e che vogliamo svolgere nel segno della serietà, dell’approfondimento e del dialogo” non solo all’interno del Mef e tra le forze politiche, “ma anche all’esterno” precisa, rivolgendosi “anche fuori dal perimetro del governo e della maggioranza” per ascoltare le posizioni, i suggerimenti che verranno anche dal mondo “degli esperti e dalle categorie economiche, produttive, dagli studiosi e dagli esperti della materia”. Un impegno che durerà per tutto il 2020.
Gualtieri dice anche di aver trovato al suo arrivo al dicastero “una giungla di tax expenditure, bonus, detrazioni” con “una scomposizione, differenziazione, di diverse tipologie di tassazione su segmenti di diverse tipologie di reddito” ciò che fa sì che “abbiamo davvero un sistema che ha raggiunto un livello di complicazione molto alto”. Per cui l’obiettivo principale è “la riduzione del carico fiscale sul lavoro, su tutte le forme di lavoro, ma anche la definizione di un quadro più consolidato di finanza pubblica sul quale siamo piuttosto ottimisti perché i dati ci incoraggiano”.
Quanto alla riforma fiscale e alla rimodulazione dell’Iva, il ministro del Mef ribadisce di non aver ancora “definito il perimetro della riforma” precisando che “stiamo ragionando su varie ipotesi” ma che in ogni caso la riforma “punta a ridurre il carico fiscale, e quindi esistono ragioni solide di chi pensa che una razionalizzazione-rimodulazione del nostro sistema Iva potrebbe generare risorse aggiuntive per la riduzione del carico fiscale sui fattori produttivi”, tuttavia “esistono anche ragioni che portano a mantenere invariato il peso del gettito Iva” puntualizza Gualtieri.
E sul taglio delle detrazioni il ministro precisa: “Sicuramente trovo molto più sensato avere una riduzione delle aliquote e un peso minore delle detrazioni o una limitazione di queste detrazioni. Come ho detto sono tante”, ma “la volontà è coerente con il principio della semplificazione”.