Luigi Di Maio si dimette ma non molla. Il capo politico del M5s ha deciso di lasciare l'incarico, mantenendo quello di ministro degli Esteri del governo Conte e passa la mano al membro anziano del comitato del comitato di garanza del Movimento, Vito Crimi. "In questi giorni c'è stato chi mi ha chiesto più volte di non mollare. Io non ci penso per niente a mollare" ha detto Di Maio annunciano, al termine di una lunga dichiarazione alla stampa, il suo passo indietro.
"Io non ci penso per nulla a mollare. Ci vedremo agli stati generali. Da parte mia continuerò a servire il Paese e M5s impegnandomi al massimo. Per me inizierà una nuova stagione". "Vito e il team del futuro ci porteranno agli stati generali", ha spiegato.
Ha ringraziato tutto il suo staff - e in particolare quello della comunicazione - e Davide Casaleggio "un fratello maggiore" e la sua famiglia che, ha detto, "un questi sette anni quasi non mi ha visto".
"Deve finire l'epoca di chi sta nelle retrovie e viene al fronte solo per pugnalare" ha aggiunto "Te ne vai dal Movimento e poi continui a votare la fiducia dal Misto? Non è politica: è psichiatria", aggiunge. "Per restare umani e non diventare delle carogne bisogna fidarsi di chi non conosci" ha spiegato "Siamo a un momento cruciale del Movimento, se non riusciremo a alimentare dibattito interno senza farci strumentalizzare la nostra battaglia sarà sempre più dura".