"Spero non sia solo tattica, finora abbiamo registrato troppa remissività nei confronti delle iniziative del M5S". In un'intervista al Corriere della Sera il senatore Davide Faraone di Italia viva dice, in tema di prescrizione, che se "si shakerassero insieme tutte le posizioni dei 5 Stelle sulla revoca delle concessioni, lo scudo penale dell'ex Ilva, l'abolizione della prescrizione senza avere la garanzia di processi con tempi certi ne verrebbe fuori un modello che nulla ha a che fare con lo Stato di diritto". Motivo per cui, dice Faraone, "se non ci dovessero essere novità, se Bonafede continuasse a intestardirsi per avere dei processi che durano una vita, noi saremmo disponibili a votare quei provvedimenti che ci trovano d'accordo".
E tirate le somme, se la deve dire tutta, il senatore di Italia viva vicinissimo a Renzi, ammette che in fatto di prescrizione "sono molto piu vicino al Pd e a Forza Italia" che al Movimento di Luigi di Maio e soci. Secondo il parlamentare, infatti, "l'Italia è un Paese in cui ogni otto ore un innocente va in carcere e dove il 75% degli indagati risultano innocenti, questi sono i numeri e quindi io ritengo che in Parlamento ognuno sarà libero di fare come vuole", aggiunge, anche perché - sottolinea - "l'impostazione giustizialista dei grillini secondo i quali sono tutti colpevoli e' un abominio e ci vedrà sempre contro".
Il senatore di Iv auspica poi che sia Conte in persona a togliere le castagne dal fuoco: "Spetta a Giuseppe Conte", dice, " ma se a se questo non dovesse succedere - puntualizza Faraone - nessuno si potrà aspettare che noi di Italia viva resteremo fermi". Ovvero, cosa potrà succedere? Che "nessuno si potrà meravigliare", risponde Faraone, "se non ci dovesse essere nessun cambiamento o mediazione, di vederci votare a favore di proposte dell'opposizione o prendere nostre iniziative autonome". Come, per esempio, un proprio testo in materia di prescrizione.