Sarà Lucia Azzolina il nuovo ministro della Scuola del governo Conte II, al posto del dimissionario Lorenzo Fioramonti. Lo ha annunciato il premier durante la conferenza di fine anno a Villa Madama, spiegando che il ministero così come lo conosciamo si sdoppia, e ad Azzolina si affianca Gaetano Manfredi che diventa il titolare dell'Università e Ricerca.
Azzolina, 37 anni, di Siracusa, legata al Movimento 5 Stelle, è già Sottosegretario dello stesso dicastero dall’inizio dell’esecutivo. La neo ministra si è laureata dapprima in filosofia e poi in giurisprudenza nel 2013. Nel gennaio 2014 è passata di ruolo all'I.I.S “Quintino Sella” di Biella. Dopo la laurea in giurisprudenza, ha svolto la pratica forense occupandosi di diritto scolastico.
Nel maggio 2019 si è classifica tra gli idonei del concorso per dirigente scolastico, nelle cui graduatorie rimane iscritta in attesa di un eventuale reclutamento degli idonei, in subordine ai vincitori del concorso. Per molti anni, riporta la sua pagina Wikipedia, è stata molto attiva all'interno del sindacato ANIEF, dapprima in Piemonte, per poi operare in Lombardia per oltre un anno e mezzo. Rassegnate le dimissioni dal sindacato, è tornata ad insegnare all'I.I.S “Quintino Sella” di Biella.
I primi passi in politica, Azzolina li compie nel 2018: candida alle parlamentarie per Novara-Biella-Vercelli-Verbania e parte della provincia di Alessandria, ha ottenuto il maggior numero di voti tra le donne candidate. Il 19 marzo 2018 è stata proclamata deputato della Repubblica Italiana eletta nella XVIII Legislatura.
La sua idea della scuola l'ha spiegata lei stessa in un post su Facebook nel giorno della nomina a sottosegretario:
“Devo tutto alla scuola e il mio amore per essa deriva anche da questo. Ho deciso, dopo la prima laurea in Storia della Filosofia, di impegnarmi subito per realizzare il mio sogno: fare la docente. Dopo due anni di scuola di specializzazione mi sono trasferita, ho lasciato i miei affetti. All’inizio piangevo: poi ho costruito pezzo dopo pezzo la mia vita, cambiando due volte città pur di insegnare. Ho avuto alunni meravigliosi che mi hanno insegnato tantissimo, colleghi che dedicavano le loro giornate alla costruzione di una scuola migliore, collaboratori scolastici e personale ATA sempre pronti ad un sorriso, dirigenti scolastici in gamba. Ho conseguito la seconda laurea in Giurisprudenza in nome di quell’amore per il sapere che avevo dentro sin da piccolina. Investire sulla scuola, sul futuro di ogni singolo studente, significa potergli cambiare la vita in meglio.
"Se migliori la vita di uno studente, domani avrai un cittadino migliore e tutta la Repubblica ne trarrà giovamento. La scuola non è un onere per lo Stato, è un investimento, è formare menti pensanti, cittadini e non sudditi, è il nostro futuro più bello.
"Al mondo della scuola, a mia sorella, agli attivisti, ai miei colleghi della Commissione Cultura Camera e Senato e a tutto il MoVimento 5 Stelle va il mio ringraziamento per la fiducia e la stima in me riposta e per gli incoraggiamenti che mi hanno sempre dato. Lavorerò a testa bassa, con umiltà e grande senso di responsabilità, come ho sempre fatto. Continuando ad ascoltare, a studiare e ad amare la scuola come quel primo giorno col grembiule bianco”.
Ricevuto l'incarico, la neo-ministro ha affidato ancora una volta a Facebook il suo messaggio:
"Guidare il Ministero dell'Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l'emozione che provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato.
"C'è tanto lavoro da fare. E lo faremo. A testa bassa, con umiltà, attraverso l'ascolto, il confronto e continuando ad andare nelle scuole, come ho fatto in questi mesi da Sottosegretaria. Ringrazio il Presidente Conte per la fiducia. Ringrazio Luigi Di Maio che mi ha sostenuto e tutti i colleghi parlamentari del Movimento 5 Stelle. Rivolgo un pensiero deferente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, garante della Costituzione e dell'unità nazionale.
"Mi aspetta un compito grande. Non sarò sola: al Ministero in questi primi mesi ho già condiviso, con una squadra di persone ed esperti, il percorso del decreto scuola e avviato i primi dossier. E poi c’è il personale del Miur. Ci sono tante persone preparate con cui ci metteremo subito al lavoro per il bene della scuola. Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto per incoraggiarmi e che mi stanno augurando buon lavoro. Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di Istruzione e del Paese. Non vedo l’ora di cominciare".