Sul nodo della prescrizione "ci sono divergenze con le altre forze politiche". È quanto ha confermato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Al termine del vertice governativo sulla giustizia, il ministro ha quindi confermato che la risoluzione del nodo sarà oggetto di un altro vertice di maggioranza, il 7 gennaio, quindi dopo l'entrata in vigore della riforma. Incontro, ha assicurato, durante il quale "saranno ascoltate tutte le proposte" volte ad "accelerare i tempo del processo penale" che le forze di maggioranza vorranno presentare.
Nel corso del vertice, da una parte Italia viva ha spinto per una proroga dell'entrata in vigore della riforma della prescrizione mentre da parte M5s resta il no di Bonafede che non intende bloccare l'avvio della riforma a partire dal primo gennaio.
Il rinvio "a marzo" della norma sulle intercettazioni sarà "probabilmente inserito nel Milleproroghe e contestualmente" saranno presentate le "correzioni" all'impianto della norma Orlando sulle "parti che ci vedevano distanti", ha precisato il guardasigilli, confermando che "l'accordo di massima" sul testo dovrebbe approdare sabato in Consiglio dei ministri. "L'accordo di massima che abbiamo raggiunto prevede un rinvio dell'entrata in vigore della nuova legge sulle intercettazioni al 2 marzo, con la volontà di approvare la norma nel Cdm di sabato", ha aggiunto.