Il Mes continua a catalizzare il dibattito politico. E per la seconda volta nel giro di pochi giorni il presidente del Consiglio si presenterà di fronte al Parlamento per difendere l'azione del governo, dopo aver incassato dall'Europa il rinvio della firma sul Fondo salva-stati. L'appuntamento è per mercoledì 11, quando alle 9,30 Giuseppe Conte svolgerà nell'Aula della Camera le comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 12 e 13 dicembre.
Ma questa volta, a differenza di quanto avvenuto lunedì scorso, è previsto un voto sulle risoluzioni che i vari gruppi presenteranno. Un voto che, in mancanza di un accordo nella maggioranza su un documento unitario, potrebbe avere ricadute sulla tenuta del governo. Ipotesi in cui spera Matteo Salvini, convinto che le divergenze tra Pd e M5s emerse nelle scorse ore possano deflagrare in Aula.
Messo un punto fermo sulla manovra, con il vertice fiume di venerdì e l'intesa raggiunta sul nodo tasse nella legge di Bilancio, i giallorossi stanno ora tentando una difficile mediazione in vista di mercoledì, 'aiutati' dal fattore rinvio della firma sul Meccanismo europeo di stabilità, ma l'insidia del voto resta dietro l'angolo. Pressocché scontati i toni barricaderi del centrodestra, Lega in testa, si preannuncia una seduta infuocata dell'Assemblea di Montecitorio. Poi, nel pomeriggio, si bisserà al Senato: riflettori puntati su M5s e sui possibili malpancisti. Ma anche sull'intervento del leader leghista, che ha accusato di "alto tradimento" il premier. Giovedì 12 e venerdì 13 dicembre Conte sarà quindi a Bruxelles per il Consiglio europeo.
Se mercoledì maggioranza e governo supereranno indenni il banco di prova del voto sulle risoluzioni, un'altro appuntamento potrebbe creare fibrillazioni: giovedì 12 dicembre è infatti previsto nell'Aula del Senato il dibattito sul finanziamento ai partiti, voluto da Italia viva alla luce delle polemiche scoppiate a seguito dell'inchiesta sulla Fondazione Open.
Già preannunciato a gran voce, si attende l'intervento nell'emiciclo di Matteo Renzi. Voto sulle risoluzioni sul Mes e dibattito sui soldi alla politica a parte, Camera e Senato saranno impegnati nel rush finale prima delle festività natalizie per approvare la manovra e quattro decreti legge in scadenza: da domani, lunedì 9 dicembre, l'Assemblea di Montecitorio sarà chiamata a votare il decreto Clima, già licenziato dal Senato e in scadenza il 13 dicembre.
Mercoledì si svolgerà alle 17,30 l'informativa urgente del ministro delle Infrastruture, Paola De Micheli, sulle iniziative in relazione al crollo del viadotto sull'autostrada A6 Torino-Savona e alla messa in sicurezza della complessiva rete autostradale. Da martedì l'Aula del Senato esaminerà il decreto Sisma, mentre la manovra è attesa tra giovedì e venerdì.
Infine, mercoledì è previsto un nuovo vertice di maggioranza sulla legge elettorale. In settimana, poi, non si esclude una riunione del governo sul nodo prescrizione.