Da qualche giorno il dibattito pubblico si è concentrato sul MES, meccanismo europeo di stabilità (Fondo Salva-Stati), il fondo pensato per soccorrere gli stati dell’area euro in sofferenza economica, con toni aspri e polemici al punto che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato di voler querelare Matteo Salvini, che lo ha accusato di “tradimento”.
Nettamente in contrapposizione alla riforma anche il Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia, mentre PD, Azione di Carlo Calenda sono orientati alla ratifica dell’accordo. Matteo Renzi sul MES non teme pericoli: “Non fa danno all'Italia” ma nel Governo si discute, e si rischia. Nei giorni scorsi abbiamo assistito anche alla rissa alla Camera: i deputati della Lega si sono scagliati contro il presidente Fico e la maggioranza.
Il MES è in discussione da diversi mesi e dovrà essere firmato a febbraio 2020 ma gli orientamenti della varie forze politiche sono talmente diversi, al punto da rischiare di compromettere la stabilità del Governo e sui social si vede chiaramente quanto il tema sia meritevole di attenzione e preoccupazione. Anche perché dal MES si è passati ad evocare l’uscita dell’Italia dall’euro riproponendo l’hashtag #Italexit su Twitter, diventando in poche ore trending topics.
italia che esce da europa è come attaccante che esce da campo per non farsi togliere pallone, mentre altri resta a giocare lui finisce a fare palleggi con raccattapalle
— Vujadln Boskov (@VujaBoskov) December 3, 2019
#italexit
Abbiamo esteso l’analisi alle ultime due settimane, ossia da quando la discussione sul MES è decollata con i primi picchi di volume delle conversazioni: i toni delle opposizioni con Meloni e Salvini sono stati subito fortissimi “Riforma firmata di nascosto”, “Conte ha firmato con il sangue degli italiani”, mentre nel giorno di massima esposizione (2 dicembre) con quasi 12 mila conversazioni, Conte replicava ai detrattori “Salvini sapeva tutto”.
In perfetta corrispondenza dello stesso giorno si registra anche il picco di conversazioni sull’uscita dell’Italia dall’euro #Italexit con oltre 2 mila contenuti pubblicati. Da notare come le discussioni sulle conseguenze dell’uscita dall’euro si concentrino nel nord Italia, in particolare nell’area metropolitana di Milano (zona geografica con alte percentuali di elettori della Lega), mentre del MES si parla in maniera molto più omogenea in tutta Italia.
C'è solo una via#ITALEXIT pic.twitter.com/HFbSeBR0l7
— Valeria KindQ (@VKindq) December 3, 2019
Nel complesso il volume dell’interesse su un tema così tecnico, complesso, ma evidentemente appassionante e divisivo, è notevolissimo, tra i più alti degli ultimi mesi: 93mila conversazioni da parte dell’audience, oltre un mezzo milione di condivisioni, più di 7mila hashtag utilizzati; numeri record che vedono l’account di Matteo Salvini il più menzionato, proprio con l’intento di ingaggiare discussioni con il leader della Lega.
Disapprovazione e rabbia presenti nell’80% dei contenuti pubblicati dagli utenti, in segno di elevata conflittualità tra tutti i partecipanti alla conversazione: polarità, posizioni nettamente contrapposte, utilizzo di hashtag come #Contedimettiti e #Salvinivergognati. Insomma, in quanti abbiano capito bene di cosa tratti il meccanismo Salva-Stati non è chiaro; ma è altrettanto chiara la voglia di discutere e partecipare, e anche ironizzare con senso dell’umorismo
Ragazzi, ma l’Inghilterra (una delle maggiori potenze economiche mondiali) non riesce ad uscire dell’europa senza gravi conseguenze, e noi ultimi degli stronzi, indebitati anche con il Congo, pensiamo di uscire di scioltezza..?!?
— ᴵᴾᴱᴿᶜᴿᴵᵀᴵᶜᴼ (@ipercritico) 3 dicembre 2019
#italexit
Salvini, il MES è una “fregatura”. Domina il centro-destra
L’83% dei contenuti sul MES è stato pubblicato da esponenti del centro-destra e da account ufficiali della Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il tema del meccanismo europeo di stabilità è targato centro-destra su Twitter, Claudio Borghi da solo ottiene il 57% delle condivisioni, Salvini il 18%, Meloni il 7%: un dominio certificato nei numeri nell’utilizzo del social ai fini della comunicazione politica.
Lo stesso Borghi ipotizza un contesto eversivo e possibile ricorso alle vie legali contro il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Che il Presidente si cerchi un avvocato”.
Tutto quanto detto da Gualtieri è gravissimo e evidenzia comportamenti che potrebbero anche configurare eversione
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) November 27, 2019
Conte ha nei fatti approvato un testo definitivo e inemendabile senza alcun dibattito in parlamento.
Che il presidente si cerchi un avvocato.#AudizioneGualtieri #MES
Quasi irrilevanti in termini di volumi le forze di Governo: Italia Viva 2%, M5S e Partito Democratico all’1%, praticamente assenti dalla discussione. Anche nei talk show televisivi si parla tanto di MES e Carlo Calenda è uno dei maggiori sostenitori per l’approvazione del provvedimento. Si è assistito proprio in TV a un bel “match” tra l’ex Ministro dello Sviluppo Economico e l’economista, Senatore della Lega Alberto Bagnai. Su Twitter si è registrata una certa eco del confronto con un engamengemnt delle conversazioni molto alto, al 2,5%, e fan rispettivamente schierati.
Il #MES è la nuova arma di distrazione di massa. Salvini si aggira per le TV dicendo balle e nessuno sa bene di cosa si tratti. Così ci faremo male.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) December 3, 2019
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Anche il Carlo Cottarelli dice la sua, ma Claudio Borghi liquida la questione rispondendo direttamente al tweet del professore: “una cretinata”
Se ne dicono tante sul #MES ma la cosa più assurda è che chi adesso critica l’accordo era al governo quando l’accordo venne finalizzato. Che facevano? Si occupavano del franco CFA? O del signoraggio? O di qualche altra bufala? O semplicemente dormivano?
— Carlo Cottarelli (@CottarelliCPI) November 30, 2019
Conte venga a riferire in Aula: l'Italia deve sapere se abbiamo un presidente del Consiglio che ha firmato con il sangue degli italiani le cambiali per tenersi la poltrona da premier. Il #9dicembre saremo a #Bruxelles per urlare in faccia ai burocrati europei #StopMes! pic.twitter.com/dtDAwFJkZK
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) November 27, 2019