"Confermo quello che ho sempre detto sull'Ilva: se non fosse mai esistita sarebbe stata una fortuna per la Puglia e per Taranto". Lo afferma Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Per Emiliano, "la fabbrica esiste, uccide cittadini e operai, è totalmente illegale come dimostra lo stesso management di ArcelorMittal che senza una immunità penale speciale, che esisteva in Europa solo per loro e che non è consentita a nessun'altra azienda, intima con arroganza allo Stato italiano di riprendersi la fabbrica entro 30 giorni".
"Il nostro ordinamento - rileva Emiliano - già prevede la non punibilità di chi osserva la legge e ricordo a me stesso che l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) in Italia è legge dello Stato e che tutti gli atti per il suo adempimento sono legittimi per definizione e quindi immuni dal diritto penale". Il governatore della Puglia quindi si chiede: "Si saranno forse accorti che hanno firmato un contratto che non reggono economicamente? E soprattutto che l'altoforno 2 è in uno stato così deteriorato da non essere utilizzabile se non a costi altissimi?
"Si saranno di certo accorti - sottolinea il presidente della Regione Puglia - che a 4 milioni di tonnellate come limite produttivo non riescono a mantenere gli impegni occupazionali che hanno sottoscritto. Ma la soluzione - aggiunge Emiliano - non è far implodere la fabbrica per la deresponsabilizzazione di Arcelor Mittal, lasciandola al suo destino. Lascerebbero una bomba ecologica irrisolta - conclude il governatore di Puglia - e migliaia di disoccupati. E questo è semplicemente inaccettabile".