"Scrivo ai parlamentari eletti qui: la questione auto aziendali gestita come peggio si potesse e qui dove cresciamo più di tutti e con la disoccupazione al 5% rischia di farci pagare prezzo alto. Sono bombardato dai nostri elettori non dagli altri. Ps: anche la tassa sulla plastica se non mettete alcuni correttivi ed incentivi la paghiamo qui, non altrove". È quanto scrive, secondo quanto si apprende, il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in uno stralcio della lettera inviata agli eletti dem in Emilia Romagna. Un appello che Italia viva, la formazione guidata da Matteo Renzi, accoglie.
"Non condivido il provvedimento sulle auto aziendali per come è stato impostato e sono sicuro, come mi hanno garantito il ministro Gualtieri e Misiani, oltre allo stesso Zingaretti, che verrà decisamente modificato o addirittura cancellato". Dichiara Bonaccini spiegando che queste perplessità sono state espresse anche in occasione dei contatti avuti con i parlamentari dem e i rappresentanti del governo ma non nella forma di una lettera.
"La plastic tax non colpisca imprese e lavoro"
Sulla plastica, "Ricordo che in Emilia Romagna il futuro piano regionale 'plastic free' lo stiamo condividendo anche con le imprese del settore, studiando meccanismi di compensazione e incentivi - afferma Bonaccini - che non danneggino il comparto, per una svolta ecologica assolutamente necessaria, ma che non deve colpire imprese e lavoro. La stessa logica di gioco di squadra - sottolinea il governatore - dovrebbe essere adottata a livello nazionale: per questo ho interessato il Governo, affinché le misure a cui sta pensando non danneggino un settore così importante in Emilia Romagna. Anche i parlamentari regionali del centrosinistra mi hanno assicurato di voler modificare tali misure".
Poi uno sguardo complessivo alla manovra. "Non dimentichiamo - dice Bonaccini - che la finanziaria ha interventi positivi: ci salva da un aumento dell'Iva che sarebbe stato pagato duramente da famiglie e cittadini; stanzia i primi fondi per le famiglie e qui l'Emilia-Romagna era arrivata prima con il taglio delle rete dei nidi; avvia il taglio del cuneo fiscale per aumentare i soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti e prevede il finanziamento di industria 4.0; rifinanziamento legge Sabatini e iper e super ammortamento per le imprese. Oltre ai 2 miliardi in più per il Fondo sanitario nazionale e altri 2 miliardi per investimenti nella sanità pubblica. Sono certo che allo stesso modo il Governo saprà trovare soluzioni che evitino impatti negativi su imprese e consumatori anche sul tema plastica", conclude Bonaccini.
Italia viva d'accordo con il governatore
"Il presidente Bonaccini ha ragione: chiunque sia a contatto col mondo produttivo sa che una tassa sulle auto aziendali e una tassa sulla plastica produrrebbero effetti negativi per le aziende e per i lavoratori impiegati in quelle stesse aziende.Sono da evitare e ci impegneremo per questo (come lo abbiamo fatto con successo su aumenti iva, tassa sui telefonini, incremento irpef agli agricoltori, imposta catastale e gasolio agricolo, cedolare secca, imposte catastali per acquisto prima casa)". Lo affermano i deputati di Italia viva eletti in Emilia-Romagna, Luigi Marattin e Marco Di Maio.
"Lo faremo da in particolare da eletti in Emilia-Romagna, cuore produttivo del Paese, che in 5 anni con Stefano Bonaccini alla presidenza ha dimezzato il tasso di disoccupazione ed è divenuta la prima regione d'Italia per l'export. E lo faremo coerenti con le ragioni che ci hanno indotto a fondare Italia Viva e a dar vita a questo governo, ossia - concludono Di Maio e Marattin - evitare l'aumento di tasse o l'introduzione di nuove e sostenere le imprese".
Borgonzoni attacca: "Pd nemico del mondo produttivo"
"Il governo amico di Bonaccini sta preparando una manovra ammazza-Emilia Romagna" perché "la cosiddetta 'plastic tax', rischia di colpire il distretto del biomedicale di Mirandola" e "il salasso sulle auto aziendali, penalizzerà migliaia di lavoratori delle circa 400 mila aziende del nostro territorio, ad altissima densità industriale". È il grido di allarme di Lucia Borgonzoni, la fedelissima salviniana candidata del centrodestra alle prossime regionali.
La manovra "Danneggerà - spiega in un post su Facebook - particolarmente l'Emilia, che ospita l'ultimo zuccherificio rimasto in Italia, il Coprob di Minerbio, e l'intera filiera di settore, oltre che il mondo della trasformazione".
Inoltre "La nuova trovata della tassa sulle cartine e sui filtri, che rischia di impattare su 250 aziende e grossisti in Emilia-Romagna ed oltre 100 rappresentanti che non potranno più vendere questo genere di prodotti, perché tutto dovrà passare dal monopolio di Stato che sarà l'unico titolato a vendere".
"Ancora una volta il Pd - chiosa la Borgonzoni - si dimostra nemico di lavoratori, imprese e mondo produttivo. Altro che retorica di Bonaccini: se l'Emilia-Romagna cresce è solo per la capacità e la lungimiranza della propria gente, nonostante il freno imposto dal Pd".