In un’intervista a Il Messaggero, Donatella Tesei, senatrice leghista e da questa notte nuova presidente della Regione Umbria commenta così il significato della vittoria del centrodestra unito sulla coalizione di centrosinistra che strappa dopo decenni di lunga egemonia la guida dell’ente regionale alla sinistra: “Vuol dire tornare ad avere una speranza per il domani. Vuol dire aver detto no ad un sistema e ad una gestione che ha costretto la regione ad un lungo periodo buio”.
Donatella Tesei ora sorride, però dice anche che se l’aspettava perché dice che in queste lunghe settimane “nella capillare campagna elettorale che ho fatto, in ogni luogo della regione, ho avuto riscontri positivi da parte di cittadini, associazione, imprenditori” e “ho sentito da un lato una grande voglia di cambiamento, dall'altra ho avuto responsi positivi verso le nostre linee programmatiche” per cui l’esito del voto “è il risultato di tutto questo”.
Per il domani, Tesei preannuncia che “bisogna invertire la tendenza che ha caratterizzato la nostra regione in questi anni” e bisogna farlo “tutti insieme, ognuno con il suo ruolo, dobbiamo rimboccarci le maniche” e “nessuno si può chiamare fuori da questo processo: maggioranza, opposizione, associazioni, imprenditori, parti sociali, cittadini”. Secondo la nuova presidente, si deve cominciare innanzitutto “con una analisi e una revisione della spesa per liberare risorse da investire per migliorare la qualità dei servizi a cittadini ed imprese”. “Ci adopereremo per rilanciare l'economia, che a sua volta aiuterà l'occupazione” puntando “sulle enormi potenzialità che hanno Umbria e umbri”.
Così, dopo “concorsopoli”, lo scandalo e gli arresti che ha coinvolto i vertici della passata amministrazione, la parola d’ordine per Tesei è “merito”, “merito come elemento determinante in ogni scelta”. A cominciare dalla Sanità pubblica, che “ha avuto ed ha ottime professionalità che devono essere messe nella migliore condizione possibile per lavorare” sostiene la neopresidente regionale. “Va fatto sì che la sanità umbra – aggiunge – possa essere attrattiva per i migliori professionisti e per l'utenza che vi si rivolge”. E per un settore che assorbe 1'80% delle risorse regionali, spiega Tesei, “è necessaria una razionalizzazione della spesa che riesca ad ottimizzare i servizi offerti e renderli più efficienti”.
Il presidente del Consiglio Conte ha paragonato l’Umbria ad una terra piccola come la provincia di Lecce, dopo i riflettori di queste settimane c’è il rischio che torni la penombra? Per Donatella Tesei l’Umbria invece “è una grande terra fatta di grandi persone”, e ora si tratta di far sì che “rimanga sotto i riflettori non per sterili polemiche, ma come esempio di regione virtuosa, attrattiva per turisti ed imprenditori”. “Come un esempio da seguire”, conclude.