"Noi difenderemo Dio, patria e famiglia, e fatevene una ragione". Quanto all'Europa, "la difenderemo dall'islamizzazione". Giorgia Meloni dal palco di piazza San Giovanni, dopo i malumori per la presenza degli stendardi della Lega sul palco, invita a "fare questa battaglia insieme oltre i confini dei singoli partiti senza egoismi e il nostro cammino sarà inarrestabile, Fratelli d'Italia è pronta e c'è e la parola data in politica conta, siamo qui a dimostrarlo".
E anche Salvini, presentandola, archivia la polemica: "I giornali hanno ricamato sul simbolo, è grande, è piccolo, provano a dividere questa splendida piazza ma non ci riescono. Ho la gioia di dare il benvenuto a una combattente per la liberta, l'amica Giorgia Meloni".
"Faremo opposizione dura e senza sconti al governo giallorosso", ha detto Meloni, "se servono i muri costruiremo i muri, se servono i blocchi navali li faremo ma per combattere gli ingressi clandestini serve un governo di centrodestra".
Meloni ha poi rilanciato il suo progetto di riforma costituzionale chiedendo alle altre forze di centrodestra, a "Silvio e Matteo", di firmare per la raccolta firme di Fratelli d'Italia: "Vogliamo una legge elettorale che dice che se prendi un voto in più governi 5 anni e vogliamo l'elezione diretta del Capo dello Stato e vediamo se ci arriva Romano Prodi che ci vuole mettere la sinistra. Vogliamo l'abolizione dei senatori a vita, vogliamo dire basta ai governi degli inciuci".