“Per i prossimi 5 anni sono disposto a sacrificare lavoro e famiglia e in ogni caso il 28 mattina mi sveglierò sereno perché so che a 70 anni non avrò rimorsi per non aver accettato questa sfida”. Parla così in una breve intervista al Corriere della Sera Vincenzo Bianconi, il candidato Pd-5S al vertice della Regione Umbria, che sa che “non sono tanti gli imprenditori che si mettono in gioco”, in Umbria come in Italia. Per poi aggiungere: “Un mese fa non c’era proprio partita. Oggi siamo competitivi”.
Certo, “Salvini è qui in Umbria tutti giorni” e “sta attuando il metodo già visto in Sardegna”, ma Bianconi è sicuro che “dopo le elezioni, al di là risultato, Salvini non si farà più vedere”. Ma perché una Regione come l’Umbria, governata da sempre da sinistra e centro, rischia oggi di svoltare a destra? Per il candidato Pd-5Stelle la spiegazione risiede nel fatto che l’Umbria “paga una flessione in termini di Pil superiore ad altre Regioni” anche se definirla “bombardata è offensivo nei confronti degli umbri e della classe politica che ha governato negli ultimi 50 anni”.
Bianconi poi promette subito una legge “sulla democrazia partecipata per instaurare un metodo d’ascolto con le nostre comunità” e un consiglio regionale “itinerante” mentre in Giunta ci saranno “i migliori” cercati anche con una call nazionale. E Pd e 5Stelle in guerra per anni, hanno sotterrato l’ascia? “Pd e M5S, hanno avuto il coraggio di mettersi in discussione. E ora c’è una grande collaborazione” assicura il candidato.