"Qui non è questione di ultimatum, qui il punto è che siamo stanchi di sentir parlare tutti i giorni in ogni trasmissione di poltrone e toto-ministri. L'ho detto e lo ripeto: contano i programmi, le soluzioni, le idee. Il M5s non svende i suoi principi e i suoi valori su ambiente, lavoro, imprese, famiglie. Qui serve concretezza. Poche chiacchiere e basta slogan. Bisogna lavorare per gli italiani e bisogna farlo in fretta. Noi abbiamo 20 punti. E vogliamo che entrino nel programma di governo". Lo dice Luigi Di Maio in una nota in replica a Nicola Zingaretti che, a proposito dei venti punti programmatici definiti come imprescindibili da M5s, aveva detto basta agli ultimatum.
"Patti chiari, amicizia lunga", aveva scritto il segretario del Pd su Twitter, "Stiamo lavorando con serietà per dare un nuovo governo all'Italia, per una svolta europeista, sociale e verde ma basta con gli ultimatum inaccettabili o - chiarisce - non si va da nessuna parte". A quanto si apprende, Zingaretti ha inoltre annullato un incontro previsto con Di Maio questo pomeriggio proprio in seguito alle tensioni scaturite dal discorso del vicepremier uscente.