"Rifarei tutto quello che ho fatto", esordisce Matteo Salvini in Senato in replica alla dura requisitoria di Giuseppe Conte, "in quest'aula ci sono persone libere e persone un po' meno libere. Chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è un uomo libero".
"Mi dispiace che lei mi abbia dovuto mal sopportare per un anno, me ne dolgo", ha proseguito Salvini, elencando le accuse rivoltegli da Conte e affermando che "per gli insulti" sarebbero stati sufficienti "Saviano, Travaglio o Renzi".
"La critica più surreale è stata che non si fanno le crisi di agosto perché agosto per i parlamentari è sacro", ha detto ancora Salvini, negando di aver mai parlato male dei suoi colleghi. "Porto a casa un'Italia più sicura dopo quest'anno di governo".