“Sappiamo che la Lega preferisce più la tattica ‘prendi i soldi e scappa’. Lo abbiamo visto con la vicenda dei 49 milioni di euro ma anche con il governo del Paese: prima hanno fatto buchi nel bilancio e promesse da marinai, poi sono scappati prima di dover affrontare la prossima legge di Bilancio”. Così dichiara Maria Elena Boschi a Il Messaggero in un’intervista al quotidiano della Capitale in cui l’ex ministra per le Riforme del governo e Renzi e successivamente sottosegretario alla Presidenza del consiglio in quello guidato da Gentiloni, spiega che “se ci sono le condizioni in Parlamento per poter immaginare un governo istituzionale dovrà essere il capo dello Stato a individuare la persona più adatta a guidarlo” e invita a superare “le liti con i 5Stelle” perché “il Paese ci sta più a cuore del Pd”.
Ma sul fatto che il segretario del Pd, Zingaretti, abbia già detto che non ci sta a “scorciatoie”, ricordando poi che appena quindici giorni fa la direzione ha votato chiudendo la porta a possibilità di dialogo con i 5s e che l’insistere su questo potrebbe portare alla rottura del Pd, Boschi sostiene che “infatti, non proponiamo un accordo con M5s ma un governo istituzionale con tutti”. Per poi aggiungere: “La direzione del Pd comunque si è espressa prima della crisi di governo”, quindi “penso che oggi, con un nuovo scenario, dovremmo discutere di possibili soluzioni”.
Resta tuttavia aperto il nodo 5Stelle. Non solo le differenze di sostanza, ma anche un governo istituzionale – fa notare l’intervistatrice – dovrà dire si o no a tutta una serie di dossier su cui Pd e 5stelle sono su fronti contrapposti. Alla domanda l’ex sottosegretario del governo Gentiloni risponde risponde che il “governo istituzionale dovrebbe durare poco e avere solo alcuni punti chiari nel programma” perché “non nasce come accordo politico”. E poi, sottolinea, “sulla Tav il M5s ha già mollato” ed “è il presidente del Consiglio Conte ad aver detto che va fatta a tutti i costi, non io. Così come su Tap e Ilva hanno già cambiato idea in questi mesi”.
Insomma, per Boschi Renzi ha solo “rivolto un invito trasparente, chiaro a tutte le forze politiche in parlamento a mettere da parte gli interessi di bottega e tatticismi e a mettere in sicurezza il Paese prima di tornare al voto”. “Nessun inciucio”, aggiunge Boschi, “nessun accordo nelle ‘segrete stanze’ ma tutto alla luce del sole”. L’obiettivo è “evitare l’Iva al 25% deprimendo i consumi e andando a gravare sui soldi delle famiglie più povere, smettiamo di bruciare i risparmi degli italiani”. Dunque, “un governo di buona volontà” per lavorare nell’interesse degli italiani “dopo ci occuperemo della campagna elettorale”.
Ma un governo siffatto avrebbe anche per obiettivo quello di varare una nuova legge elettorale, dopo che il Parlamento ha votato la riduzione dei propri deputati? “È inevitabile”, risponde Boschi perché il rischio, “in caso contrario è un forte deficit di rappresentanza perché le soglie per entrare in Parlamento sarebbero altissime in molte regioni”. Ma tutto questo non rischia di portare acqua voti al mulino di Lega e a Fratelli d’Italia, anche perché prima o poi al voto ci si dovrà tornare…? Boschi risponde che “non c’è dubbio che si debba ritornare a votare, ma magari ci arriveremo senza aver alzato le tasse e spinto sul baratro il Paese”.