Fiducia e pieno sostegno all'operato di Chiara Appendino da parte di tutto il movimento è stato ribadito dal capo politico del M5s Luigi Di Maio, che a Torino all'incontro "Riorganizziamoci insieme" ha parlato davanti ad alcune centinaia di militanti il giorno dopo la decisione del Salone dell'Auto di lasciare la città della Mole per Milano.
Secondo quanto si apprende, Di Maio ha espresso pieno appoggio all'operato della sindaca di Torino con parole che sono state accolte da un forte applauso della platea assiepata nella sala conferenze del piano sotterraneo di Un Hotel Royal blindatissimo, con la polizia che controlla i varchi di accesso all'area.
Il nodo della Tav
"Il M5s deve fare il bene del Paese, non per forza il bene del M5s", avrebbe detto il vicepremier nel corso dell'incontro con attivisti, consiglieri comunali e regionali di Piemonte e Valle D'Aosta - "governare è difficile, serve fare squadra e superare assieme le cose più critiche". Alla riunione c'è anche Appendino che ha inoltre dovuto fronteggiare la protesta dei pro Tav con 40 mila persone portate in piazza dalle 7 organizzatrici della manifestazione che si è tenuta nel 2018, ormai note come 'Madamin'.
Nel corso dell'incontro, da alcuni esponenti del Movimento torinese, secondo quanto si apprende, è stato ancora una volta ribadito il 'No assoluto' all'opera confermando l'orientamento già emerso nell'assemblea di una settimana fa a Torino.
Chi fra i parlamentari ha avuto modo ieri di sondare la situazione, che ha visto Milano 'soffiare' la fiera dell'auto a Torino, la definisce furiosa, ma è convinto che non arriverà alle dimissioni. Semmai, è l'ipotesi che si fa da Roma, potrebbe decidere di fare qualche cambiamento in giunta.
Dopo il caso Roma, che decise con Raggi sindaca di rinunciare alla candidatura della Capitale per le Olimpiadi estive e che oggi si trova ad affrontare il caos rifiuti, i riflettori si sono così accesi di nuovo su Torino. Il capoluogo piemontese che ha deciso di non correre per i Giochi invernali del 2026, resta orfano anche del salone dell'Auto, la manifestazione contrastata da alcuni consiglieri comunali dei 5 Stelle, nonostante l'assist dato alla manifestazione della sindaca Appendino.
I "nemici della contentezza"
Il capo politico di M5s si è schierato completamente dalla sua parte, allontanando del tutto qualsiasi timore di chi paventava un effetto domino che, con un'eventuale presa di distanza, avrebbe potuto avere ripercussioni anche sulla gestione di Roma Capitale.
"Chiara già nel 2016 rappresentava ai miei occhi il futuro del Movimento, oggi lo è più che mai. Ha sempre avuto una visione di Governo. Ha sempre mirato a governare non per vendicarsi, per attaccare qualcuno o per bloccare qualcosa".
"Lei ha sempre incarnato la voglia di costruire, evolvere, innovare, investire in nuove persone e nuove energie del Paese" che punta il dito contro "una piccola minoranza, che io definisco 'i nemici della contentezza', quella rappresentata da chi preferisce chiudersi e alimentare rancori e tensioni, credendosi portatori della conoscenza divina su cosa significhi 'essere del MoVimento'".
E aggiunge: "Oggi Chiara è giustamente molto arrabbiata per un'occasione di investimento che ha perso Torino, in cui ci sono anche responsabilità dei consiglieri M5s di maggioranza. Alcuni giornali dicono addirittura che voglia dimettersi da Sindaco. Qualsiasi decisione prenderà io starò sempre dalla sua parte. Dalla parte di chi, con il buon senso, ogni giorno passa il tempo a costruire una nuova Italia e non a demolire. Facciamole sentire tutti il nostro sostegno".
E, in realtà, secondo quanto apprende l'Agi, il caso non ha lasciato indifferente chi, dei 5 Stelle, vive nei palazzi romani. Diversi i messaggi di solidarietà da parte dei parlamentari piemontesi: 'Chiara non mollare, Chiara tieni duro, ti siamo vicini': è questo il tenore dei wathsapp e degli Sms che le sono stati inviati.
Salvini: "Non si governa solo con i no"
Non perde l'occasione di lanciare una stilettata, invece, il leader della Lega, Matteo Salvini: "anche il salone dell'auto scappa da Torino, dopo le Olimpiadi e i ritardi sulla Tav, altro danno dei cinque stelle alla città: basta, non si governa solo con i no", dice.
Ma tant'è. Blindata da Di Maio anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nella Capitale resta per M5s il nodo dell'immondizia per le strade. Raggi è stata ricevuta tre giorni fa dal premier, Giuseppe Conte che si è fatto informare anche sulla questione rifiuti. Luigi Di Maio ha preso posizione a favore della prima cittadina della Capitale sui social e l'ha blindata, ma in M5s i mal di pancia restano.
Sul fronte nazionale M5S mantiene fermo l'impegno fi portare avanti l'esperienza del governo giallo-verde con la Lega, anche se non mancano le fibrillazioni sulla realizzazione del Contratto che è stato stipulato tra i due contraenti. La Lega cresce nei sondaggi. Il Movimento, che non può non sentire il peso dei sei milioni di voti persi tra le politiche e le europee, si sta riorganizzando per una presenza più capillare sul territorio. "Ci hanno dato per morti per tanti anni, questa è l'ennesima volta che ci danno per morti, ma saremo più forti di prima", assicura Di Maio.