Sono giornate intense quelle di Strasburgo per Silvio Berlusconi. Eletto al Parlamento europeo vent'anni dopo la prima esperienza del 1999, quando fu eurodeputato per un paio d'anni, l'ex premier torna nell'emiciclo della città alsaziana a testa alta. L'anno scorso, nella stessa città' si discuteva, alla Corte europea dei diritti dell'uomo, del suo ricorso contro la legge Severino che ne sanciva l'incandidabilita' per la condanna del 2013 in un processo sui diritti tv.
Ma il caso è stato archiviato senza bisogno che ci fosse una sentenza e Berlusconi si è potuto candidare alle Europee. Da lunedì è a Strasburgo e con i suoi 82 anni compiuti è il più anziano dei 748 eurodeputati eletti, e auspica che l'Italia esca dall'isolamento in cui si pone con l'attuale governo.
Fa parte di quelli che in un'audizione di esattamente 16 anni fa, nel luglio del 2003, da presidente del Consiglio alla guida del semestre italiano di presidenza Ue definì' "turisti della democrazia", rivolto agli eurodeputati che gli contestavano il conflitto di interessi e in particolare all'allora sconosciuto Martin Schulz, socialdemocratico tedesco al quale attribuì in quella occasione il tipo fisico del "kapo'".
Ieri e oggi, Berlusconi è stato accolto dai colleghi del Ppe e anche da quelli delle altre formazioni con calore, e si è volentieri concesso a foto e selfie. Oggi un deputato leghista, Gianantonio Da Re, gli ha chiesto di autografare una maglietta del Milan che aveva portato appositamente in aula, accompagnato da una giovane collega neoeletta per la stessa formazione di Matteo Salvini, la pisana Susanna Ceccardi.
Intanto, secondo indiscrezioni brussellesi, Berlusconi sarebbe già in trattativa per acquistare una casa a Bruxelles, sull'avenue Franklin Roosvelt, la bella strada che costeggia il Bois de la Cambre e in cui si trova l'Università libera di Bruxelles oltre alla maggior parte delle ambasciate e delle residenze diplomatiche.
Del resto, scherzando con i giornalisti, Berlusconi ha finto di credersi a Bruxelles anche in questi giorni, quando ha detto di considerare "piacevole" il suo ritorno al Parlamento: "A Strasburgo venni a lavorare e lavorai anche in modo duro per difendere gli interessi del mio paese: spero di poterlo fare anche adesso".
Il suo obiettivo, ha detto, è quello di "cambiare i rapporti con i socialisti, costruendo con i democratici di destra, i conservatori e i liberali per costituire un'altra maggioranza". Ieri sera Berlusconi ha cenato con i suoi colleghi di Forza Italia, in tutto 8, compreso l'ex presidente del Parlamento, il volto più' europeo della formazione, già commissario all'Industria e vicepresidente della Commissione Barroso, Antonio Tajani.
"L'Italia è isolata purtroppo - ha detto ancora l'ex premier - Vorrei che anche il nostro attuale governo prendesse coscienza del fatto che per contare le trattative si fanno come abbiamo sempre fatto noi: con il metodo della diplomazia, della stima e dell'amicizia e non del contrasto".