Sono 390 mila gli elettori chiamati alle urne per le elezioni amministrative, per la designazione diretta di sindaci e consiglieri comunali in 28 comuni della Sardegna.
I principali sono: Cagliari, Sassari, Alghero, Monserrato e Sinnai, con oltre 15 mila abitanti. Nel capoluogo di regione si voterà anche per la Municipalità di Pirri, per eleggere il presidente e i consiglieri: non è ammesso il voto disgiunto.
Gli elettori potranno votare per una lista tracciando una X sul simbolo, attribuendo automaticamente il voto anche al candidato sindaco collegato a quella lista, oppure segnare con una X solo il nome del candidato senza esprimere alcuna preferenza di lista.
Nella scheda sarà possibile indicare due preferenze: due nomi della stessa lista, purché siano un uomo e una donna. Nel caso di centri con oltre 15 mila residenti, sarà valido anche il voto disgiunto (non consentito, invece, nei Comuni che hanno meno di 15 mila abitanti), che potrà essere espresso per un candidato di uno schieramento e per una lista avversaria non collegata.
Sempre nel caso di centri con oltre 15 mila residenti, inoltre, se il candidato sindaco non ottenesse la maggioranza assoluta delle preferenze (il 50% più una), è previsto il ballottaggio: il secondo turno è fissato per domenica 30 giugno e il vincitore sarà il candidato che raccoglierà la maggioranza dei voti.
I cittadini potranno presentarsi ai seggi di appartenenza dalle ore 7 e fino alle 23. Gli elettori che alle 23 saranno ancora all'interno dei locali del seggio saranno ammessi a votare. Per esprimere il voto, l'elettore dovrà mostrare al presidente di seggio la tessera elettorale personale, o un suo attestato sostitutivo, e un documento di riconoscimento. Lo spoglio comincerà subito dopo la chiusura dei seggi e dovrà essere completato entro le 12 ore successive.