Matteo Salvini sfida la Commissione Ue dopo che Bruxelles aveva chiesto all'Italia di render conto delle misure in programma per contenere le spese. "Non sono assolutamente preoccupato delle reazioni di Bruxelles; anzi, se riusciremo a convincere abbassare le tasse, grazie al voto degli italiani, formeremo un Paese assolutamente stabile ed uno dei primi al mondo in cui investire" ha detto il vicepremier e leader della Lega. "La prossima settimana userò il consenso che voi mi avete dato non per chiedere una poltrona in piu' in Italia, chi se ne frega, ma per dire a Bruxelles: lasciateci lavorare come gli italiani ci chiedono, 'meno tasse e più lavoro'. Se ci diranno 'no' vedremo chi avrà la testa pù dura".
Il M5s incassa la cancellazione, nella lettera invitaa dall'Italia, di ogni riferimento ai tagli per la spesa sociale. "Oggi la giornata comincia bene. Nella lettera scritta dal Mef all'Europa e' stato cancellato il passaggio che prevedeva tagli alla spesa sociale, vale a dire ai servizi, agli ospedali, tagli al lavoro e a Quota 100. Un altro governo Monti anche no, ne abbiamo avuto abbastanza!" scrive Luigi Di Maio sul blog delle Stelle, insistendo sulla necessità di ridurre la pressione fiscale. "Ringrazio il ministro Tria per aver provveduto a correggere. Del resto non potevamo accettare altre sforbiciate lacrime e sangue. Resta da capire a chi sia venuta in mente questa bizzarra idea circolata nelle bozze e se quel passaggio sia stato concordato, politicamente, con qualcuno. Sicuramente non con il Movimento 5 Stelle". E annuncia: "Ora ripartiamo e lavoriamo insieme. L'unica cosa da tagliare sono le tasse ai cittadini. Il nostro obiettivo è continuare a portare a casa risultati concreti per gli italiani. E lo faremo".
La Commissione europea ha ricevuto la lettera di risposta venerdì sera alle 22,30. Esaminerà il testo in questi giorni e si esprimerà mercoledì 5 giugno, in occasione della presentazione del 'Country report' e alle raccomandazioni economiche per i paesi Ue.
Nella maggioranza, però, non si spengono le polemiche sulle anticipazioni uscite sulla lettera. "Basta politiche di tagli, sacrifici, lacrime e sangue. All'Europa che continua a farci i conti in tasca diciamo che non torniamo all'epoca Monti-Fornero" scrive sul Blog delle Stelle Francesco D'Uva, presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera. "Nella vita di ognuno di noi ci sono scelte da fare, strade da prendere, alcune più comode, altre che obbligano a camminare a lungo. Il Movimento 5 Stelle una volta arrivato al governo avrebbe potuto scegliere vie più semplici, adagiarsi sulle poltrone e strizzare l'occhio a certi poteri finanziari, ma ha deciso di fare la cosa giusta. Ciò che finora nessuno aveva fatto: ridare dignità alle persone".
"Sono molto arrabbiato per quello che è successo, non esiste che il ministero dell'Economia, che è un'istituzione, possa essere messo in discussione in questo modo, e soprattutto in un momento molto delicato. Non esiste che una lettera venga pubblicata sui giornali prima che venga mandata alla Commissione europea" ha replicato il viceministro all'Economia Massimo Garavaglia, intervistato su SkyTg24 .