Tra Lega e 5 stelle resta alta la tensione sul tema delle province. Dopo le polemiche dei giorni scorsi oggi è stato Luigi Di Maio a ribadire la linea di netta contrarietà del Movimento. "Sono uno spreco, ed è inutile ammalarsi di amarcord pensando di farle tornare", ha affermato il vice premier che ha poi lanciato un avviso alla Lega. "Chi vuole ricostituirle, si può trovare un altro alleato. Per M5s le Province si aboliscono, non si ripristinano", ha sottolineato intervenendo a un appuntamento in vista delle elezioni europee.
Parole che il leader della Lega ha lasciato cadere. "Non ho tempo da perdere in polemiche. Mi occupo di sicurezza e Europa. Io lavoro", ha risposto Matteo Salvini da Budapest, dove ha incontrato il primo ministro ungherese, Viktor Orban. Sulla questione è intervenuto anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Buffagni. "No a poltrone nelle Province. Serve migliorare la vita delle persone: trasporto pubblico, scuole, strade. Basta poltrone nelle Province vanno abolite, non per finta come annunciò il Pd o reintrodotte come vuol fare la Lega. Più servizi, meno sprechi, rendiamo lo Stato efficiente!", ha scritto in un tweet.
Sulla stessa lunghezza d'onda si è pronunciata il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. Le Province, ha sottolineato, "richiedono 2.500 poltrone di politici. Non significa dare maggiori servizi ma avere maggiori spese. Noi siamo per l'abolizione delle Province e per attribuire competenze a Regioni e Comuni". Al ministro ha replicato Stefano Candiani, sottosegretario all'Interno: "La Riforma Delrio ha reso le Province incapaci di operare. Dobbiamo rimetterle in funzione. Le Province esistono in Costituzione, e questo va ricordato alla Ministra Lezzi, ma oggi sono incapaci di assolvere al loro compito istituzionale. Dobbiamo riscrivere le regole. Per noi la Democrazia si esercita nell'urna e non con un tweet", ha aggiunto.
D'accordo con la Lega è Forza Italia. "Sulle Province la maggioranza si sta sbranando, e non è una novità. Quello che sconforta è che, a fronte di un problema reale e urgente posto dalla Lega, i Cinque Stelle rispondono solo a colpi di slogan: basta poltrone, più servizi, meno sprechi", ha sostenuto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori azzurri.