"Non bisogna fare facili slogan come fa Casapuond sulla castrazione chimica e poi si trova consiglieri dentro a un caso di violenza di gruppo". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, in una diretta Facebook. "Andate a vedere le bacheche di questi signori, blateravano di difesa della donna, blateravano di combattere con la castrazione chimica gli stupratori e poi Casapound ha esponenti e consiglieri che praticano violenze di gruppo ai danni di una donna".
"Non voglio prendere in giro i cittadini - ha proseguito Di Maio - il testo di legge sulla castrazione chimica che vogliono approvare si applica solo ai caso di minore gravità. La castrazione chimica si applicherebbe solo a una persona che, per esempio, palpeggia il corpo di una donna sull'autobus. È un fatto grave. Ma fa ridere se poi si aggiunge che la castrazione chimica è volontaria. Cioè io mi sottopongo alla castrazione chimica e esco di galera".
"Per me - continua Di Maio - la gente che pratica violenza sulle donne o sui bambini deve stare in galera. Non gli dobbiamo creare un salvacondotto con la castrazione chimica. E non bisogna parlare di castrazione solo in casi di minore gravità facendola sembrare la soluzione a questi problemi. La soluzione a questi problemi è la galera. Aumenteremo le pene come abbiamo scritto nella legge sul codice rosso già passato alla Camera e adesso deve essere approvata dal Senato e queste pene consentiranno di veder marcire in galera chi mette le mani addosso a una donna o a un bambino", conclude il vicepremier.