"Si può sbagliare anche nel Movimento cinque stelle, ma quando da noi qualcuno sbaglia, lo mettiamo alla porta in trenta secondi. In dieci anni di esistenza del movimento, ce l'abbiamo avuto un caso di corruzione, lo abbiamo sbattuto fuori dopo trenta secondi, l'ho fatto io come capo politico, disiscrivendolo dal movimento: era un consigliere comunale romano. Io pretendo la stessa cosa dalle altre forze politiche, soprattutto se stanno al governo con noi". Lo ha detto il leader del M5s, Luigi Di Maio, durante il comizio a Caltanissetta. "Se si finisce in una indagine per corruzione legata alla mafia - ha aggiunto - quella persona va in panchina e poi ce la riprendiamo se risulta innocente, non c'è problema".
"Con mafia e corruzione non si scherza. Senza la corruzione dei politici la mafia non c'è. Se vogliamo cominciare a combattere la mafia ci andiamo pure a Corleone, ma prima di tutto cominciamo a combatterla a Roma. Il tema non e' il litigio ma il motivo per cui si litiga. E se si litiga per difendere le istituzioni continuerò a farlo", ha aggiunto Di Maio.