Una norma da portare entro questa settimana in Consiglio dei ministri o in Parlamento per difendere gli interessi nazionali. La Lega sta ancora valutando come muoversi a tutela delle nostre aziende, ma l'obiettivo - viene riferito - è quello di mettersi di traverso all'adesione dell'Italia al 'Memorandum of understanding' sulla via della Seta tra Roma e Pechino.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, oggi ha evocato l'utilizzo dello strumento della golden share, ha spiegato che "potrà anche essere migliorata, per tutelare gli interessi strategici del Paese che vengono prima di tutti gli altri". Nel mirino soprattutto il 'dossier' sulle telecomunicazioni e l'affidamento a Huawei della tecnologia del 5G.
Domani il premier sarà audito al Copasir mentre il ministero dello Sviluppo economico ha sottolineato che il 'Memorandum of understanding' tra Italia e Cina "non comprende alcun accordo" in questo senso. Non è così per il partito di via Bellerio. "C'è un accordo anche su questo punto", spiegano fonti parlamentari che rivelano, tra l'altro, come siano stati sospesi accordi con Taiwan proprio per non irretire il governo di Pechino.
L'adesione all'iniziativa cinese di sviluppo infrastrutturale euro-asiatica Belt and Road ha provocato una nuova 'guerra fredda' nella maggioranza. "Massima attenzione alla difesa dei nostri interessi nazionali, alla protezione delle infrastrutture strategiche, incluse quelle delle telecomunicazioni, e quindi alla sicurezza cibernetica", hanno spiegato fonti di palazzo Chigi, precisando che "il Memorandum non costituisce un accordo internazionale", ma fissa solo "coordinate per la collaborazione" tra Italia e Cina sulla base di criteri di "trasparenza, sostenibilità finanziaria ed ambientale".
Per Conte è un'opportunità. Ma la Lega non si fida
Ma la presidenza del Consiglio non intende rinunciare ad "un'opportunità per l'Italia e per la Ue": la Via della Seta rappresenta "un volano per la crescita economica", anche se l'obiettivo di Roma è quello di agire nel quadro della Ue senza ridisegnare "rapporti politici e la collocazione euro atlantica del nostro Paese".
La Lega però non si fida e manterrà alta la guardia. Oggi Salvini ha preso una posizione netta: "Il trattamento dei dati sensibili è un tema di sicurezza e interesse nazionale, quindi il discorso delle tlc e del trattamento dei dati sensibili non può essere solo meramente economico".
Ed ancora: "Disponibili a ragionare con chiunque se si tratta di aiutare le imprese italiane ad investire all'estero ma no alla colonizzazione dell'Italia da parte di potenze straniere". A dieci giorni dalla visita nel nostro Paese del presidente cinese, Xi Jinping, si alza il livello dello scontro tra M5s e Lega.
Per Giorgetti il 'Memorandum of understanding' "dovrà contenere nobili intenti per migliorare relazioni economiche e commerciali tra Italia e Cina ma non impegni che possano creare interferenze di ordine strategico per il consolidato posizionamento dell'Italia". Pesano le critiche degli Stati Uniti ma anche il richiamo dell'Unione europea affinchè tutti gli Stati membri siano responsabili nell'assicurare le regole dell'Unione europea.