L’economia da rilanciare, il lavoro, alleanze ed equilibri da trovare dentro e fuori il partito, le diseguaglianze sociali e la povertà da combattere, e poi l’Europa da rivedere e a cui proporsi alle elezioni di maggio. Sono molti i dossier sui quali Nicola Zingaretti dovrà lavorare nei prossimi mesi. Ecco il nuovo segretario nazionale del Pd, ritratto in 20 recenti affermazioni. Dichiarazioni di intenti e di posizione su alcune questioni politiche all'ordine del giorno.
Lavoro, infrastrutture e ambiente
“Il lavoro è la vera grande priorità italiana” (Repubblica, 4 marzo, durante la visita a Torino al governatore Sergio Chiamparino sul Tav). Una posizione ribadita sostenendo che tutto "comincia dalla possibilità di crearlo grazie a un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale, come ci chiede la storia Greta e una nuova generazione stanca di veder distrutto il pianeta dove dovranno vivere" (Repubblica, 4 marzo).
2) “Si deve riaprire una stagione di grandi investimenti, dalle infrastrutture ferroviarie a quelle digitali” (Repubblica). “L’Italia ha tre talloni d’Achille. Le infrastrutture materiali e immateriali attraverso cui si muovono persone, merci e idee. Le infrastrutture della conoscenza: scuola, università e ricerca. Le infrastrutture del welfare e della salute. La competitività del Paese passa da questi assi” (La Stampa, 5 marzo)
Autonomie e Salvini
3) “Sì all’autonomia per migliorare il sistema sul piano amministrativo, assolutamente no a quello leghista” e quindi su “welfare, sanità e scuola vanno garantiti livelli minimi per tutti gli italiani a ogni latitudine” (La Stampa, 5 marzo). Serve una “giusta sintesi tra l'efficienza anche economica della buona amministrazione e la tenuta dell'unità del Paese” (Repubblica)
4) “Del residuo fiscale non se ne parla” altrimenti “si distrugge l’Italia” (La Stampa)
Questa #Lega di #Salvini sta affondando il nord e l’economia italiana. Il #sovranismo è un imbroglio, noi vinceremo togliendo le radici alla paura. Ne ho parlato oggi con @LaStampa ▶️ https://t.co/iWcl20trYg #Zingaretti pic.twitter.com/ZrUvA4Zexl
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) 5 marzo 2019
5) “L’Italia la governa Salvini che fa prevalere l’interesse del partito su quello nazionale, un lucro miserevole. La sua Lega è nazionalista e regressiva” (La Stampa)
Alleanza con il M5s e povertà
6) “Con i 5 Stelle in quanto tali non ci può essere alcuna alleanza. Escludo un accordo Pd-5 Stelle su un programma minimo e anche un governo di responsabilità in caso di caduta del governo” (Corriere della Sera, 1 marzo, intervistato da Aldo Cazzullo)
7) “I 5 Stelle stanno implodendo: guai a dare la stampella a Di Maio. Dobbiamo dare un’ancora di salvezza a chi scappa da lui” (Corriere)
8) “Niente furbizie” con il M5S: così Zingaretti replicando, per la prima volta in veste di segretario, all’invito di Luigi Di Maio a votare insieme il salario minimo garantito (Repubblica)
9) A proposito del reddito di cittadinanza: “È stato concepito male e realizzato peggio perché fotografa la povertà, non ne rimuove le cause” (Corriere). “Da’ i soldi ai poveri e ai navigator ma non a chi il lavoro deve crearlo” ma “come presidente di Regione farò di tutto per attuarlo”. In generale “sono d’accordo sulla lotta alle diseguaglianze e alla povertà” (La Stampa)
L’Europa a due velocità e il Pd
10) “Sono favorevole a un’Europa a due velocità: su intelligence, difesa e grandi reti di comunicazione è necessaria. O pensiamo che ognuno ci pensi per conto suo?” (La Stampa)
11) “Non mi candiderò alle Europee” (Corriere)
12) “Sono stato il primo ad aderire e promuovere l’idea di una lista unitaria, per difendere e cambiare l’Europa” (Corriere). “L’intuizione di Calenda non va fatta cadere” (La Stampa)
13) A proposito di chi finora non si è espresso positivamente a proposito della lista unica europea del Pd (Bonino, Pizzarotti, Verdi): “Ascolterò le loro ragioni, in ogni caso nel centrosinistra non ci saranno più guerre” (La Stampa)
13) Sul Pd: “Non vorrò mai essere solo perché da soli si va più veloci ma insieme si va più lontano” (Corriere della Sera del 4 marzo)
14) La sua idea di Partito Democratico: “Il nucleo fondamentale è il voltare pagina e cambiare tutto. Un’intera classe dirigente deve riflettere sui propri errori” (Corriere). “Il passato va conosciuto ma non credo che si possa ripartire da modelli del passato, non si può vivere riproponendo quei modelli” (Intervista a La7, 1 marzo)
15) “Renzi non l’ho mai votato, neanche quando sembrava onnipotente, ma i nostri rapporti sono sempre stati schietti e leali” (La Stampa). “Spero che rimanga nel Pd” (Corriere). “È una delle personalità più importanti di questo partito, se rimane insieme a noi a combattere una battaglia per liberare l’Italia dal centrodestra io sono la persona più felice del mondo” (La7)
16) “Assolutamente favorevole a un vicesegretario donna e anche all’eventualità di una donna premier: il pensiero femminile è la radice della cultura delle differenze” (La Stampa)
17) “Penso che segretario del Pd e premier siano due cariche che debbano rimanere distinte” (La7). “Il migliore, o la migliore, di noi si candiderà a premier” (La Stampa)
Razzismo, No Vax e la Regone Lazio
18) “Non mi dimetterò da governatore della Regione Lazio” (Corriere)
19) “I No vax? Follie antistoriche” (La Stampa)
20) “Gli italiani non sono razzisti ma, come si è visto con le leggi di Mussolini nel ’38, se non allertati possono adeguarsi al razzismo del potere” (Corriere)