Ridiscutere integralmente il progetto della Linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia. E' l'impegno che la maggioranza chiede al governo con la mozione depositata alla Camera, firmata dai capigruppo M5s e Lega, Francesco D'Uva e Riccardo Molinari.
Nel testo, si ricorda, fra l'altro, che la scelta di realizzare l'Asse ferroviario Torino-Lione veniva consolidata e assunta al Vertice Italo Francese di Torino del 29 gennaio 2001 e perfezionata poi con l'accordo supplementare del 5 maggio 2004. Il progetto definitivo è stato poi approvato dal CIPE con delibera del 20 febbraio 2015.
Quindi si fa riferimento all'analisi costi-benefici chiesta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha dato mandato di predisporre una nuova valutazione dell'adeguamento dell'asse ferroviario in questione.
Obiettivo dell'analisi consentire "un'allocazione delle risorse più efficiente per supportare il procedimento decisionale, con cognizione di causa, se attuare o meno una proposta di investimento o se optare per eventuali alternative", si legge.
I due paesi, con il ministro Toninelli e l'omologa francese, nel contempo, hanno firmato "congiuntamente una lettera per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di Base. Un iter, secondo quanto espresso dal ministro, che persegue "l'obiettivo di avere un rapporto di collaborazione e condivisione con la Francia e, contestualmente, con la Commissione Ue.
Del resto, viene osservato, "secondo la Corte dei Conti europea, l'analisi costi benefici è per definizione lo strumento analitico utilizzato per valutare una decisione di investimento confrontando i relativi costi previsti e i benefici attesi".
L'accordo ha scatenato le prime reazioni politiche. "La Lega svela il suo vero volto non a caso dopo il salvataggio del ministro dell'Interno da parte dei Cinquestelle". È quanto afferma il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che aggiunge: "Nella mozione di maggioranza firmata dai due capigruppo alla Camera, che probabilmente sarà votata domani, viene chiesto di rivedere integralmente l'opera, esattamente come recita il contratto di governo con cui la Tav è stata bloccata".
"Alla luce delle dichiarazioni di ieri del rappresentante della UE che chiedeva di fare in fretta nell'avvio dei bandi - dice inoltre Chiamparino - questo vuol dire una sola cosa: se la maggioranza approverà questa mozione, sarà come mettere una pietra tombale sulla Torino-Lione".