Le elezioni europee si terranno in Italia il 26 maggio 2019. Chiunque abbia compiuto 18 anni potrà votare; per candidarsi è invece necessario avere compiuto 25 anni. È possibile votare per i candidati italiani anche dall’estero, nei Paesi membri dell’UE, nel rispetto di determinate condizioni.
I cittadini italiani residenti in un paese Ue possono scegliere in alternativa di votare nel paese Ue di residenza, secondo le modalità consentite e nel rispetto delle regole vigenti nel Paese.
Dove si può votare
Gli elettori in Italia devono votare presso il proprio seggio elettorale di iscrizione, corrispondente alla sezione relativa al luogo di residenza.
Per conoscere il proprio seggio elettorale, è necessario rivolgersi al proprio comune di residenza.
Condizioni particolari di voto sono previste per i degenti in ospedale, elettori affetti da infermità tali da renderne impossibile l’allontanamento dall’abitazione, detenuti, elettori non deambulanti in sezioni diverse dalla propria se questa non è accessibile. In Italia si può votare alle elezioni europee dal compimento del diciottesimo anno di età.
I cittadini italiani non devono registrarsi poiché l’iscrizione nelle liste elettorali viene fatta d’ufficio dalle autorità competenti del comune di residenza. In caso di recente cambio di residenza, è consigliabile verificare la corretta registrazione presso il nuovo comune.
Per poter votare l’elettore dovrà esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.
Quanti membri del Parlamento europeo sono eletti in Italia?
Si andrà alle urne nel 2019 per eleggere 76 membri del Parlamento europeo, tre in più rispetto alle elezioni del 2014.
Votare per corrispondenza
Il voto per corrispondenza è consentito agli elettori italiani residenti all'estero, iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) e agli elettori italiani temporaneamente residenti all'estero per motivi di studio, lavoro o cura, che abbiano presentato domanda di voto all’estero al proprio comune di residenza nei termini previsti. In Italia non si può votare per procura.
Le circoscrizioni
In Italia ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale. Un candidato può presentarsi in più circoscrizioni. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza:
- Nord Occidentale
- Nord Orientale
- Centrale
- Meridionale
- Insulare
Come saranno eletti gli eurodeputati
La soglia di sbarramento per l'elezione dei membri italiani al Parlamento europeo è fissata a quota 4%. Ogni circoscrizione elegge un numero prestabilito di europarlamentari rispettando i criteri proporzionali.
Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti.
L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.
Che succede dopo le elezioni?
Nei giorni immediatamente successivi ai risultati, i nuovi deputati si mettono al lavoro per formare gruppi politici. La composizione politica del nuovo Parlamento può richiedere la formazione di nuove alleanze e può comportare la nascita di nuovi gruppi. Nella prima sessione plenaria, il nuovo Parlamento eleggerà un nuovo Presidente del Parlamento europeo. Il nuovo Parlamento eleggerà quindi il nuovo Presidente della Commissione europea e successivamente esaminerà e approverà l'intera Commissione.