Dura presa di posizione del vicepremier Salvini contro la nuova direttiva della Bce alle banche sul progressivo raggiungimento nei prossimi anni di un grado di copertura dello stock di crediti deteriorati. “Il nuovo attacco della vigilanza Bce al sistema bancario italiano e a MPS - dice Salvini - dimostra ancora una volta che l’Unione Bancaria, voluta dalla UE e votata dal PD, non solo non ha reso più stabile il nostro sistema finanziario, ma causa instabilità, colpendo i risparmi dei cittadini e un sistema bancario, come quello italiano, che aveva retto meglio di tutti alla grande crisi finanziaria del 2008".
"L'atteggiamento prevaricatore della Bce - prosegue Salvini - che scavalca aggravandole le recenti decisioni della Commissione, pone anche un altro tema fondamentale: può un'istituzione non politica prendere con leggerezza decisioni che influiscono profondamente sulla vita e i risparmi dei cittadini? Indipendenza non vuol dire irresponsabilità. Occorre quindi una trasparenza assoluta sulle decisioni della Bce, come è stato recentemente ribadito dalla stessa Corte dei Conti europea, che lamenta di non essere messa dalla Bce in condizione di controllare i motivi di decisioni così rilevanti per i portafogli dei risparmiatori. Questa trasparenza è necessaria per scacciare il dubbio che la Bce faccia un uso politico dei poteri che le sono attribuiti. L’ennesimo intervento a gamba tesa della Bce - avverte - può creare un danno all’Italia da 15 miliardi".