Partirà di primo mattino alla volta di Bruxelles, Giovanni Tria, ministro dell'Economia, alla guida della delegazione tecnica che negozierà con la Commissione Ue 'l'ultimo miglio' della trattativa sulla nuova legge di bilancio. Ieri il vertice tra il premier Conte e il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. Un incontro andato bene, dicono le note ufficiali e le dichiarazioni davanti alle telecamere. L'Italia ha messo sul piatto un importante ridimensionamento del deficit e ottenuto un'apertura di credito da parte dei vertici europei, una disponibilità ad andare avanti, ad ascoltare le ragioni del governo di Roma che vuole in ogni modo evitare la procedura di infrazione ma salvare allo stesso tempo i due capisaldi della manovra: reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni, con l'introduzione della Quota 100.
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Ieri sera Conte, appena rientrato da Bruxelles, ha incontrato a cena in un ristorante del centro Di Maio e Salvini. Con loro anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Il presidente del Consiglio e i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno fatto un punto sulla trattativa, che oggi proseguirà durante i lavori del Consiglio europeo. I capi di Stato e di governo hanno due temi caldi all'ordine del giorno, la Brexit e la manovra italiana, appunto.
La proposta italiana
La proposta italiana sulla manovra prevede un abbassamento del deficit previsto in manovra dal 2,4% al 2,04%. È stato lo stesso Giuseppe Conte, al termine dell'incontro a Bruxelles con il presidente della Commissione Europea a presentarsi davanti alle telecamere. “Abbiamo anticipato - ha detto - la nostra proposta a Bruxelles sulla manovra. Abbiamo illustrato il nostro piano. Non tradiamo affatto la fiducia degli italiani. Rispettiamo gli impegni presi. Rispettiamo sia la platea che gli importi delle misure sul reddito di cittadinanza e su quota cento". "Il saldo finale che abbiamo proposto è il 2,04%. Abbiamo messo sul tavolo - ha assicurato Conte - una proposta seria. Confidiamo che questo negoziato possa concludersi in modo positivo. La maggioranza è compatta”.
"Abbiamo aggiunto qualcosa sul piano delle dismissioni. Eravamo stati prudenti. Sono molto ambizioso, io sto lavorando per impedire la procedura di infrazione. Il dialogo è molto positivo".
Reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni? "Partiranno nei tempi previsti", ha ribadito il premier.
Avevano detto che non era una questione di decimali. Ora si capisce cosa intendevano: negoziavano sui centesimi di punto. Pare deficit al 2,04 nel 2019. Ancora un po’ e si arriva a quell’1,9 che chiedeva Tria, sbertucciato da Lega-M5S. #manovra
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) 12 dicembre 2018
Anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria, parlando con i cronisti, si è detto soddisfatto dell'esito dell'incontro con il presidente del Consiglio Conte e il presidente della Commissione europea, Juncker, a Bruxelles sulla manovra. "No, non ci sono", ha poi risposto Tria a chi gli ha chiesto se l'Europa stia adottando due pesi e due misure rispetto alla Francia e all'Italia sui conti pubblici. Al tavolo erano inoltre presenti i commissari europei Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, responsabile degli Affari Economici. Oggi Tria li raggiungerà a Bruxelles, la parola e la palla torna ai tecnici. Bisognerà dimostrare la nuova tenuta della legge di Bilancio col deficit al 2,04%.
Per la Ue ci sono "buoni progressi"
Juncker ha ascoltato "attentamente il primo ministro Conte e gli argomenti che ha presentato", riferisce una portavoce della Ue, "buoni progressi sono stati fatti, la Commissione europea valuterà ora le proposte ricevute questo pomeriggio: i lavori continueranno nei prossimi giorni". Fonti Ue aggiungono che sono stati realizzati progressi, ma è necessario ulteriore lavoro nei prossimi giorni, in particolare a livello tecnico. L'esecutivo comunitario vuole valutare meglio le proposte che sono state inviate oggi.
#Conte ha convinto #DiMaio a passare dal 2,40 al 2,04 ricordandogli che invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia. E Di Maio ha detto: giusto! #manovra
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 12 dicembre 2018
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Ci sarà quindi trattativa a oltranza che partirà stamattina e proseguirà nei prossimi giorni a Bruxelles per chiudere l'accordo sulla manovra. Secondo quanto si è appreso da fonti Mef, il ministro dell'Economia che siederà di nuovo al tavolo per cercare un'intesa che eviti l'apertura di una procedura per deficit eccessivo. "La novità positiva - concludono le fonti Ue - è che c'è la volontà di trovare una soluzione". Oggi Tria riuscirà a chiudere? "Vediamo", ha commentato ieri sera Conte al termine della cena con Salvini e Di Maio (che invece non hanno commentato).