"Non è questione di destra, sinistra, centro, movimento o non movimento: bisogna sedersi ad un tavolo con ingegneri, architetti, filosofi ed artisti e contaminarsi". Lo ha detto Beppe Grillo parlando della Tav a Roma, dove ha partecipato alla presentazione del libro "Palermo Connection" di Petra Reski, alla mostra Più libri, più liberi.
Oggi intanto, a distanza di poco meno di un mese Piazza Castello a Torino si è di nuovo riempita. Oggi sono state le bandiere no tav, le canzoni, gli slogan del movimento della Valle di Susa a caratterizzare questo giorno di festa torinese. Una manifestazione che si è svolta senza incidenti, come aveva preannunciato alla vigilia il questore Francesco Messina, partita da Piazza Statuto e che ha raggiunto piazza Castello dopo avere percorso il centro di Torino.
A fianco del movimento esponenti di Sinistra italiana, Rifondazione comunista, consiglieri regionali e comunali del M5s, rappresentanti della Fiom e della Cgil. Tanti sindaci provenienti in particolare dalla Val di Susa, con la fascia tricolore come il vice sindaco di Torino, Guido Montanari, che ha sottolineato: "La mia partecipazione al corteo l'abbiamo decisa tutti insieme con la sindaca e la maggioranza. Il tav è una di quelle opere inutili che consuma energia e per questo siamo qui oggi".
In corteo anche alcuni amministratori francesi della Maurienne, alcuni dei quali con i gilet gialli. "Siamo il movimento che unisce l'opposizione franco-italiana al Tav. - ha detto uno di loro dal palco -. Combattiamo il progetto della Torino-Lione e proponiamo l'uso della linea esistente. Ricordate - ha aggiunto- che anche in Francia l'opposizione è ampia".