Il ministro dell'Interno Matteo Salvini usa un paragone forte per parlare dei rapporti con l'Ue: "Dobbiamo essere compatti, perché uno squalo si avvicina se gli fai sentire l’odore del sangue", ha detto il vicepremier leghista parlando a Milano. "Vogliono - ha proseguito - farci litigare, farci polemizzare. Certo l’uscita di qualcuno ogni tanto non aiuta, ma io sono testone, se firmo un impegno vado fino in fondo. La preoccupazione non sono i commissari europei, gli ispettori dell’Onu. L’unica leva che hanno per sovvertire le regole della democrazia e le scelte degli italiani, è la leva finanza. Su quello possono agire, sullo spread, sui mercati, e quindi sul credito".
"La battaglia è molto più grande di quello che si pensa - ha proseguito Salvini - il problema non è Juncker o Moscovici. Ma quelle persone che faranno di tutto per svendere le splendide aziende che lavorano nel nostro Paese. È una cosa che impediremo", ha affermato Salvini, che ha poi escluso una patrimoniale: "Non metteranno mai le mani sui risparmi degli italiani", ha assicurato.