L'ufficio di presidenza del Parlamento europeo ha avviato un'istruttoria per indagare sulle interferenze della Casaleggio Associati sul mandato dei deputati del Movimento 5 stelle. Il procedimento è partito su richiesta del vicepresidente dell'emiciclo di Strasburgo, l'esponente del Pd David Sassoli, in seguito a un'intervista a La Stampa dell'europarlamentare Daniela Aiuto, che lo scorso 10 ottobre, in un'intervista a La Stampa, aveva annunciato l'addio al Movimento per l'eccessivo controllo subito dai delegati della Casaleggio che si occupavano della comunicazione.
"Aiuto si auto-sospese dopo che alcuni giornali raccontarono che aveva chiesto rimborsi al parlamento europeo per uno studio che sarebbe stato invece copiato da Wikipedia", spiegò il quotidiano di Torino, "lei si difese sostenendo che aveva incaricato e pagato una società di consulenza, e di essere quindi lei la parte lesa". "Nel Movimento 5 Stelle gli eletti sono al servizio della comunicazione, e non il contrario. Comunicazione fatta di persone di solito provenienti dalla Casaleggio, o scelte lì", raccontò Aiuto, "queste persone sono diventate il gestore delle nostre esistenze, non della comunicazione soltanto. Entrano nelle nostre vite perché possono decidere il successo o l’affossamento mediatico del singolo eletto. Si è arrivati anche a dire a qualche mia collega come doveva truccarsi o vestirsi. E non si colgono più i contorni dei criteri di meritocrazia".
"Ci chiedevano le password di Facebook"
"La Belotti (Cristina, capo della Comunicazione dei 5Stelle a Bruxelles e a Strasburgo, nda) chiese a tutti noi eletti di consegnare la password di accesso alle nostre pagine Facebook", è uno degli esempi menzionati da Auto a La Stampa, "lei voleva avere il potere di cancellare qualunque post ritenesse poco opportuno. Io ovviamente non gliela diedi, ma tanti altri sì".
“Finalmente si farà chiarezza sulle voci di gravi interferenze della Casaleggio Associati sul mandato dei parlamentari”, ha dichiarato Sassoli, "l’ufficio di Presidenza dell’Europarlamento ha invitato il presidente Antonio Tajani ad ascoltare l’onorevole Aiuto e accertare eventuali violazioni alla libertà e indipendenza dei parlamentari, così come prevede l’articolo 2 del Regolamento del Parlamento europeo. Spero che in tempi rapidi sia fatta piena luce sulle modalità di interferenza più volte denunciate dalla stampa”. Il ruolo di Casaleggio nel M5s era stato citato anche come uno dei principali fattori che ha complicato la trattativa per l'ingresso del partito nel gruppo dei Verdi a Strasburgo.
"Se accertato", spiega Il Sole 24 Ore, "il pressing dell’azienda sui deputati europei andrebbe a violare uno dei principi-cardine del regolamento del Parlamento europeo: l’indipendenza del mandato, tutelata dall’articolo 2 del testo. « I deputati - si legga sull’articolo - esercitano il loro mandato liberamente e in modo indipendente e non possono essere vincolati da istruzioni né ricevere alcun mandato imperativo». In altre parole, il parlamentare deve essere libero nelle sue decisioni e non subire alcuna forma di «mandato» diverso da quello degli elettori".