L'appartenenza dell'Italia all'Ue è "imprescindibile" ma la strada da seguire non è quella dell'austerity. Nel discorso scritto per le comunicazioni alle Camere in vista del consiglio europeo di giovedì, Giuseppe Conte indica le "quattro sfide" davanti alle quali l'Ue deve dare "risposte improcastinabili" prima del voto di maggio e difende la legge di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri.
La risoluzione della maggioranza viene approvata prima al Senato - con 146 voti favorevoli, 93 contrari e 15 astenuti - e poi alla Camera - 299 a favore, 194 contrari e 28 astenuti. L'intervento di Conte è stato criticato dalle opposizioni, Forza Italia e Pd. "Se l'alternativa a Bruxelles è Visegrad, voi state sbagliando rotta. Per questa ragione noi voteremo contro la risoluzione del governo", ha annunciato la capogruppo di FI alla Camera, Mariastella Gelmini.
"Il governo Conte in Europa è assente e isolato. Ma, cosa ancora più grave, per ragioni di mera convenienza politica, state svendendo gli interessi dei cittadini italiani alle esigenze politiche di forze sovraniste (come quelle ungheresi, polacche e degli altri Stati di Visegrad) che stanno imponendo soluzioni dannose per il nostro Paese. Altro che prima gli italiani", ha lamentato il capogruppo del Pd in commissione Politiche europee, Piero De Luca. Mentre Fratelli d'Italia ha deciso per l'astensione e sollecitato il governo a "dimostrare di essere sovranista non solo a parole" (Il Giornale).
La strada dell'austerity non è più percorribile, ha detto Conte
"L'appartenenza all'Europa è parte irrinunciabile del programma di miglioramento delle condizioni socio-economiche dei cittadini italiani ed europei", ha scandito Conte, e "l'impegno dell'Italia per l'unione economica e bancaria resta immutato". Ma se serve un'Unione europea più "forte e più equa", ha aggiunto invocando un "cambio di passo" perché la "strada dell'austerity non è più percorribile".
Il cammino intrapreso dal governo è "quello giusto per portare anche in Europa quel cambiamento autentico che i cittadini ci chiedono", ha garantito. L'Italia resta "un attore indispensabile" affinché le sfide che aspettano l'Europa trovino "una soluzione efficace ed efficiente". Le quattro sfide davanti alle quali si trova l'Europa, alla vigilia delle elezioni europee sono a suo avviso: gestione condivisa dei flussi migratori, nodo Brexit, stabilità economica e finanziaria della governance dell'Eurozona, e il negoziato per un nuovo bilancio Ue pluriennale.
"L'Italia ha già fatto molto e quasi sempre da sola grazie all'impegno della Marina militare e della Guardia costiera, ma il riconoscimento dell'Europa vogliamo che avvenga nei fatti" e non solo nelle parole, ha affermato. "Sui flussi è fondamentale il principio dell'equa condivisione delle responsabilità. Anche su questo punto dobbiamo consolidare quel cambio di paradigma raggiunto all'ultimo Consiglio. Sino a quando non avremo garanzie su questo punto, non accetteremo a scatola chiusa accelerazioni sui movimenti secondari". Il premier ha espresso le perplessità del governo sulla nascita di una Guardia costiera europea e non dimentica la questione libica: "L'Italia, com'è nelle sue corde, è disponibile a farsi promotrice di un processo di stabilizzazione e pacificazione, nell'interesse del popolo libico".
L'auspicio del premier su Brexit e sanzioni Russe
Sulla Brexit, descrive l'eventualità del fallimento dei trattati come un "salto nel buio" e auspica un accordo di recesso con la Gran Bretagna "ordinato", che rispetti i diritti dei cittadini Ue. "Soltanto in un clima di solida amicizia e reciproca fiducia troveremo modalità di cooperazione all'altezza dei legami storici, culturali e politici" fra Londra e l'Europa, sottolinea (Il Sole 24 Ore).
"Londra è un attore fondamentale nell'economia globale e nell'architettura della sicurezza Ue. Non potrebbe essere altrimenti per un paese membro del consiglio di sicurezza Onu e del G7". L'Italia continuerà ad operare per "partenariato basato sulla mobilità per continuare i fruttuosi scambi fra cittadini", indica Conte che si è soffermato anche sui rapporti con la Russia: "Le sanzioni fini a se stesse non fanno che danneggiare le nostre imprese" e la loro "società civile".
Conte ha parlato anche dei pericoli del cybercrime: "sulle interferenze anche online nelle elezioni, sulle minacce ibride e cyber condividiamo con i partner europei, a cominciare da Regno Unito e Paesi bassi, la forte preoccupazione relativa alle notizie recenti di attacchi cibernetici".