Salvini contro Soros: come Viktor Orban, sottolinea il Sole 24 Ore, e come Donald Trump, il leder della Lega si scaglia contro il finanziere americano di origine ungherese reo, secondo lui, di manipolare lo spread per far andare fuori giri il governo. "Se volessi pensare male" ha detto Salvini "direi che dietro lo spread di questi giorni c'è una manovra di speculatori alla Soros che puntano al fallimento di un Paese. A nome del governo dico che non torneremo indietro. Chi vuole speculare sull'economia italiana sappia che perde tempo", Il vicepremier parla di “una manovra di speculatori alla vecchia maniera, per comprarsi a livello di saldo le aziende sane, che sono tante, di questo Paese”.
“C’è qualcosa che viene prima dello spread”
“Come ministro dell’Interno – sottolinea Salvini – do molta importanza allo spread e all’andamento dei mercati. Ma sono anche attento a garantire il diritto al lavoro, alla vita e alla famiglia. Questi diritti vengono prima dello spread”. Ed ancora: "Siamo di fronte allo scontro tra economia reale e quella virtuale, tra vita vera e realtà finanziaria. I cittadini votano al di là dei titoli dei giornali”.
Ma Giorgetti si preoccupa
La linea quindi è quella di non arretrare di un centimetro. Fonti parlamentari del partito di via Bellerio riferiscono i timori del sottosegretario Giorgetti per l’impennata dello spread e il pericolo di un declassamento delle agenzie di rating. E i timori dell’ala ‘veneta’ che non nasconde i dubbi sul reddito di cittadinanza. Ma la strategia non prevede un ‘piano B’.
“E se lo spread arriva a 500, a 600, a 700? Mi auguro di no, perchP ci vanno di mezzo i nostri risparmi”, afferma il leader della Lega, “nessuno pensi che faremo la fine della Grecia, assolutamente no".
“Voglio dire a nome del Governo - ha sottolineato ancora il vicepremier - che non torneremo indietro. A chi pensa di speculare sull'economia italiana dico che perdono tempo e soldi perché noi andiamo avanti”. Nessuna voglia di cedere ai ricatti.
L’atto di fede di Di Maio
"Se si mettono in contraddizione il mercato e i diritti dei cittadini – sottolinea anche Di Maio - il mercato perde sicuro. Noi abbiamo varato una manovra in cui crediamo”.
“È colpa di Juncker”
Intanto dopo il ministro dello Sviluppo che ha inveito contro i Commissari Ue che “sparano sull’Italia” e contro le testate giornalistiche che a suo dire soffiano sul fuoco, è il turno ancora di Salvini indicare quali siano i nemici: “Sono gli Juncker, i Moscovici e tutti coloro che stanno asserragliati nel bunker di Bruxelles. L’Unione europea sbanda come un autobus guidato male“. E per avvalorare la sua tesi contro i burocrati delle istituzioni Ue “spiegare il lavoro di consulenza che molti ex commissari e presidenti della Commissione europea svolgono dopo il loro mandato e per chi. Capiremmo molte più cose”.
“Buoni a fare impieghi fittizi”
Infine una battuta su Macron: “L’incontro che ha avuto con Saviano? Spero solo che non si siano fatti un selfie svestiti, come usa fare Macron di recente”, afferma con Marine Le Pen al suo fianco in occasione di un convegno dell’Ugl.
Dura la replica da Parigi: “Mi permetto di ricordare che entrambi sono stati eletti al Parlamento europeo nel 2004 e sono rimasti in carica fino al 2017 – ha scritto in un tweet il numero uno di En Marche e fedelissimo del presidente francese, Christophe Castaner - . Il loro bilancio per l'Europa? Zero. Ah sì, dimenticavo: un'inchiesta per impieghi fittizi per il Front National”. L’opposizione intanto è sulle barricate: “Stanno scherzando col fuoco. E il conto lo pagheremo tutto, fino all'ultimo centesimo, noi cittadini italiani", dice l’ex segretario Pd, Matteo Renzi. Preoccupato anche Silvio Berlusconi.
“Qui crolla tutto”
L’ex premier, riferiscono fonti di FI, con i suoi ha ricordato che fu proprio l’aumento dello spread a mettere in ginocchio il suo governo. "Qui crolla tutto. Gli investitori Internazionali stanno vendendo qualsiasi cosa abbia a che fare con L'Italia”, afferma l’azzurro Brunetta. “Siamo sotto attacco ma si abbassano le difese”, sottolinea anche il vicepresidente di FI, Tajani.