"E' vero che c'è una responsabilità da parte di Autostrade sull'omessa manutenzione e sull'omesso ripristino. Ma è anche vero che c'è un omesso controllo da parte del ministero delle Infrastrutture", dice l'ex ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, al 'Corriere della sera' e sostiene di non aver mai apposto il segreto sulla concessione di Autostrade:
"Io non ho secretato nulla. Ricordo che ogni secretazione deve essere fatta con un provvedimento. E allora faccio un appello: tiriamo fuori il provvedimento che ha disposto il segreto e vediamo cosa c'è scritto e chi l'ha firmato".
Secondo Di Pietro, la revoca della concessione "è la soluzione peggiore del male. Un danno per lo Stato. Perché difficilmente porterà a un risultato adeguato. Il rischio è che l'unico a guadagnarci sarà Autostrade [...] Si potrebbe ridiscutere i livelli di pedaggio in base alla tenuta in efficienza del sistema. Oppure si può aumentare la quota di utili da destinare alla manutenzione". E sulla costituzione parte civile del ministero delle Infrastrutture, decisa da Toninelli, spiega che è "un'uscita intempestiva e inopportuna perché solo alla conclusione dell'iter processuale si conosceranno i reponsabili. Ma ci sono più livelli di responsabilità", continua.
C'è una reponsabilità politica e istituzionale degli esecutivi di centro, destra e sinistra che non hanno visto, non hanno riflettuto e non hanno operato su alcune propriotà come ad esempio, il rischio della vita delle persone