L'uomo che ha cercato di gestire la crisi greca senza riuscire ad avere ragione dell'Europa oggi critica il Quirinale. Con la scelta di respingere il candidato di Lega e M5S, l'economista Paolo Savona, al ministero delle Finanze e affidare invece a Carlo Cottarelli l'incarico di formare il nuovo governo italiano, il presidente Sergio Mattarella ha fatto un "regalo fantastico" alla destra. Ne è convinto Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze greco (rimosso dall'incarico dallo stesso premier di sinistra greco Tsipras), in un editoriale sul Guardian.
Varoufakis contesta al capo dello Stato italiano di aver deciso di "scontrarsi con una maggioranza assoluta di deputati" per la sua "disapprovazione nei confronti di un ministro delle Finanze designato": non contro Salvini che "minaccia di espellere 500mila migranti", ma contro un uomo, che "pur essendo pienamente qualificato per l'incarico, e nonostante le sue dichiarazioni che rispetterà le regole dell'Unione europea, ha in passato espresso dubbi sull'architettura dell'Eurozona e si è espresso a favore di un piano di uscita dall'Ue in caso fosse necessario".
"Nella trappola di Salvini"
Per Varoufakis, "è come se Mattarella dichiarasse che la ragionevolezza di un futuro ministro delle Finanze costituisce la base per la sua esclusione dall'incarico".
"Al di là del suo fallimento morale nell'opporsi alla misantropia su scala industriale della Lega - ha proseguito l'ex ministro delle Finanze greco - il presidente ha fatto un grosso errore tattico: è caduto proprio nella trappola di Salvini. La formazione di un altro governo 'tecnico', sotto un ex burocrate del Fondo monetario internazionale (Imf), è un regalo fantastico per la 'festa' di Salvini". Il leader della Lega, secondo Varoufakis, "sta segretamente sbavando al pensiero di un'altra elezione, che non condurrà da misantropo, populista divisivo qual è, ma come difensore della democrazia contro l'establishment".
Le nuove elezioni che Mattarella sarà costretto a indire "per gentile concessione della sua deriva morale e del suo errore tattico" daranno "una maggioranza ancora più forte alle forze politiche xenofobe italiane, possibilmente in alleanza con la sfortunata Forza Italia di Silvio Berlusconi. E poi cosa, presidente Matteralla?", si chiede Varoufakis, chiudendo politicamente il suo editoriale.