"Il Presidente della Repubblica ha tutto il diritto costituzionale di voler concordare alcuni ministri con il Presidente del Consiglio incaricato, ma porre veti sul Ministro dell'economia, malgrado il curriculum eccellente che vanta il dottor Savona, lo trovo, da cittadino, assolutamente inaccettabile".
Così su Facebook l'ex deputato M5s Alessandro Di Battista. "Potrei comprenderlo se non lo ritenesse adeguato al compito, non è però questo il caso - osserva - ciò che, a quanto pare, viene messo in discussione di Savona sono le sue idee, le quali, per logica, rappresentano l'indirizzo politico del prossimo governo che andrà a costituirsi. E che, a loro volta, rappresentano la volontà di più della metà degli italiani che si è espressa il 4 marzo".
"Con il massimo garbo e con il massimo rispetto (in primis per la mia libertà di pensiero) - prosegue Di Battista - ricordo che Mattarella ha accettato Alfano - ripeto Alfano - Ministro degli Esteri senza batter ciglio ma si oppone a un uomo di grande valore come Savona. E perché poi? Per un curriculum insoddisfacente, per uno scandalo che l'ha travolto? Nulla di questo. Ripeto: il problema sono - o sarebbero - le sue opinioni critiche su questa Europa. Il Movimento 5 Stelle non si oppone affatto all'Europa, al contrario la vorremmo ancora più forte, unita, coesa. Pensiamo che l'unico modo per renderla granitica sia occuparci dei diritti economici e sociali degli europei, diritti sacrificati sull'altare dei parametri finanziari".
"Nell'era del primato della finanza sulla politica ricordare che "la sovranità appartiene al Popolo" sembra un atto rivoluzionario. In realtà è il caposaldo di quella che dovrebbe essere la Democrazia" conclude il pentastellato.