Il motto ricorda un po' quello che compare sulle autopattuglia della polizia americana, ma lo scopo non è esattamente quello. "Tutelare, proteggere, condividere" è lo slogan con cui è stata presentata la nuova funzione della piattaforma Rousseau e che fondamentalmente ha lo scopo di ergere uno scudo a difesa di parlamentari minacciati da cause e querele di vario tipo.
E' stato Davide Casaleggio a presentare in Senato il nuovo tool di Rousseau. "E' un percorso di crescita che sarà fatto assieme agli iscritti, un percorso che non finisce solo all'interno della piattaforma ma che è percorso nazionale e internazionale di cittadinanza digitale" ha detto, "Continueremo a fare formazione e fornire nuovi strumenti di cittadinanza partecipata".
Operazione Scudo Legale
Ma a che serve l'ultimo upgrade della funzione: "scudo della Rete". Come ha spiegato il deputato M5s Alfonso Bonafede, "esiste da prima della nascita del Movimento" ed è una funzione che consiste nell'offerta, attraverso una lista di avvocati disponibili a condizioni vantaggiose, di protezione legale a iscritti ed eletti di M5s per eventuali cause intentate nei loro confronti, nell'esercizio del proprio mandato.
Si tratta dunque di casistiche tipicamente legate all'attività politica, quali la denuncia-querela per diffamazione, l'esposto, l'impugnazione al Tar, la costituzione di parte civile e la consulenza sulla tutela del Movimento. Lo "Scudo" si rivolge anche gli avvocati che possano essere interessati a fornire la propria professionalità e non solo agli iscritti che ne hanno bisogno.
Il faro estone
"Per noi - ha commentato Paola Taverna - rimane uno strumento fondamentale, perché la strada maestra è la partecipazione attiva dei cittadini". Interpellato poi sulle dinamiche che potrebbero avviarsi una volta che M5s sarà forza di governo, riguardo al controllo dell'attività dell'esecutivo da parte degli iscritti, Casaleggio ha osservato che "bisogna distinguere tra la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e alla vita democratica del Paese e quella che è la partecipazione degli iscritti del Movimento 5 Stelle alla vita del Movimento stesso. Quando si parla di governo - ha aggiunto - è importante che siano attivati degli strumenti di partecipazione attiva, come accade per esempio in Estonia o in altri Paesi europei. Oggi stiamo sperimentando alcune forme di partecipazione attiva degli iscritti al Movimento 5 Stelle ma in realtà se fosse disponibile da parte dello Stato un sistema di discussione delle leggi, di integrazione dei cittadini all'interno delle scelte politiche sarebbe sicuramente la soluzione migliore".