Nessuno dei tre poli (centrodestra, centrosinistra o M5S) riuscirà a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi e nessuna maggioranza si riuscirebbe a creare nemmeno con un accordo di "grande coalizione" tra Partito Democratico, centristi e Forza Italia. Lo scrive il quotidiano La Stampa, riportando un'analisi di YouTrend elaborata a partire dai nomi dei candidati nei collegi uninominali: Forza Italia eleggerebbe molti più deputati della Lega (133 contro 105) ma non sarebbe comunque in grado di formare un governo, né con gli alleati "ufficiali" della coalizione di centrodestra (290 seggi) né allargandosi, insieme ai centristi di Noi con l'Italia, al PD: in questo caso il totale si fermerebbe a 298 seggi su 618 (senza contare i 12 seggi esteri).
L'unica "combinazione" in grado di superare la maggioranza assoluta a Montecitorio (316) - scrive ancora La Stampa - si otterrebbe aggiungendo anche Liberi e Uguali (26 seggi), arrivando così a quota 324. Ma un esecutivo sostenuto da una maggioranza così eterogenea non potrebbe avere – per forza di cose – alcuna connotazione politica, configurandosi piuttosto come un governo istituzionale o "del presidente".
Infatti “anche per i grillini la via che porta al governo è a dir poco in salita: il soccorso di Grasso sarebbe numericamente esiguo (26 deputati), ma pure un’alleanza post elettorale con la Lega sarebbe destinata a rimanere minoritaria (254 seggi in totale). Perfino sommando a quest’ultima i deputati di Fratelli d’Italia, l’improbabile raggruppamento trasversale di stampo anti-europeista si fermerebbe a quota 294".