Alleanze "è un termine della vecchia politica che abbiamo sempre rifiutato perché evoca inciuci, noi abbiamo un'altra concezione della politica, che mette al centro i punti del programma". Lo sottolinea Luigi Di Maio, candidato presidente del consiglio per M5s, in un'intervista al Corriere della Sera. "Per chiarire una volta per tutte: faremo convergenze programmatiche non alleanze", aggiunge.
Tutto, spiega, dovrà ruotare introno "ai bisogni degli italiani" e annuncia: saranno "20 punti" programmatici. Fra questi c'e' la riduzione delle tasse a imprese e lavoratori, "incentivi concreti alle famiglie con figli, non permettere mai piu' che un italiano o un pensionato viva sotto la soglia di povertà, liberare le imprese dalla burocrazia, combattere seriamente la corruzione, tagliare sprechi e privilegi per investirli in settori ad alto moltiplicatore per dimezzare subito la disoccupazione giovanile".
Cosa ha detto Di Maio al Corriere:
Sui 20 punti per le alleanze
"Avremo venti punti, tra cui ridurre le tasse a imprese e lavoratori, dare incentivi concreti alle famiglie con figli, non permettere mai più che un italiano o un pensionato viva sotto la soglia di povertà, liberare le imprese dalla burocrazia, combattere seriamente la corruzione, tagliare sprechi e privilegi per investirli in settori ad alto moltiplicatore per dimezzare subito la disoccupazione giovanile. E allora vedremo chi vorrà dire no a questi punti".
Sui dissidi con Grillo
"C’è assoluta sintonia, come testimonia il fatto che al Viminale eravamo insieme per la consegna del simbolo. Stiamo lavorando per realizzare un grande sogno e non saremmo arrivati dove siamo, a essere la prima forza politica, se non fossimo compatti"."Grillo chiaramente ci sarà come c’è sempre stato. E sono felice di averlo al mio fianco. Temo solo una cosa: l’astensione. Mi auguro che gli elettori si rendano conto che il Pd con questa legge elettorale ha favorito Berlusconi e che votare per l’uno o per l’altro non fa differenza".
Sui i ricorsi alle 'parlamentarie'
"Polemiche sterili. Abbiamo delle regole severe ma giuste e dei requisiti stringenti che impediscono che il Movimento venga usato come navicella per essere spediti in Parlamento. Abbiamo aperto a nuove competenze come professori universitari, ricercatori, imprenditori, professionisti e tanti giovani ma allo stesso tempo pretendiamo il massimo rispetto delle nostre regole e dei nostri principi".
Sulla scelta dei candidati per i collegi uninominali
"Sto scegliendo persone competenti, affidabili, serie, dotate di quella sensibilità che serve per mettere al centro l’interesse dei cittadini e non il proprio. E poi guardo al radicamento sul territorio".
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