I 20 punti programmatici su cui Di Maio cerca convergenze elettorali (non alleanze)
I 20 punti programmatici su cui Di Maio cerca convergenze elettorali (non alleanze)
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"Avremo venti punti, tra cui ridurre le tasse a imprese e lavoratori, dare incentivi concreti alle famiglie con figli, non permettere mai più che un italiano o un pensionato viva sotto la soglia di povertà, liberare le imprese dalla burocrazia, combattere seriamente la corruzione, tagliare sprechi e privilegi per investirli in settori ad alto moltiplicatore per dimezzare subito la disoccupazione giovanile. E allora vedremo chi vorrà dire no a questi punti".
"C’è assoluta sintonia, come testimonia il fatto che al Viminale eravamo insieme per la consegna del simbolo. Stiamo lavorando per realizzare un grande sogno e non saremmo arrivati dove siamo, a essere la prima forza politica, se non fossimo compatti"."Grillo chiaramente ci sarà come c’è sempre stato. E sono felice di averlo al mio fianco. Temo solo una cosa: l’astensione. Mi auguro che gli elettori si rendano conto che il Pd con questa legge elettorale ha favorito Berlusconi e che votare per l’uno o per l’altro non fa differenza".
"Polemiche sterili. Abbiamo delle regole severe ma giuste e dei requisiti stringenti che impediscono che il Movimento venga usato come navicella per essere spediti in Parlamento. Abbiamo aperto a nuove competenze come professori universitari, ricercatori, imprenditori, professionisti e tanti giovani ma allo stesso tempo pretendiamo il massimo rispetto delle nostre regole e dei nostri principi".
"Sto scegliendo persone competenti, affidabili, serie, dotate di quella sensibilità che serve per mettere al centro l’interesse dei cittadini e non il proprio. E poi guardo al radicamento sul territorio".
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