Non sarà facile la conferenza dei capigruppo del Senato martedì prossimo. Il 30 novembre il Governo pone la fiducia sul ddl di bilancio e l'aula di Palazzo Madama licenzia in prima lettura il provvedimento. Martedì i senatori dovranno scegliere i provvedimenti da varare prima che il ddl di bilancio torni a Palazzo Madama per la terza e probabilmente definitiva lettura. La scelta ricadrà su almeno un paio di provvedimenti, tra ius soli, biotestamento, tutela dei testimoni di giustizia e nuovo regolamento del Senato. Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, aveva impegnato il Governo sull'ok allo ius soli entro la legislatura.
Nella maggioranza Ap è contraria sia allo ius soli sia al biotestamento. Alla Camera il Movimento 5 Stelle votò a favore del biotestamento, ma non è detto che la scelta venga confermata al Senato. è certo invece il sì di Mdp e Sinistra italiana sia sullo ius soli sia sul biotestamento. Renato Schifani, ex Presidente del Senato, lascia uno spiraglio per il voto di Forza Italia sul biotestamento: "La libertà di scelta su un tema delicato come il biotestamento è sacrosanta, sono fiero che il mio partito rispetti la sensibilità personale di tutti i suoi componenti".
I ministri del Pd Martina e Poletti non hanno perso la fiducia di portare a casa entrambe le leggi. Per il ministro del Lavoro lo ius soli è "una legge che va fatta". Il ministro delle Politiche agricole afferma: "Noi sui diritti siamo determinati. E andiamo avanti. Si può completare una legislatura di svolta e noi siamo impegnati con serietà sia sul biotestamento sia sulla legge per la cittadinanza con nuovi diritti e doveri". Il senatore del Pd Luigi Manconi sottolinea: "È un dato oggettivo, facilmente verificabile sotto il profilo numerico e politico che la legge sulla cittadinanza ha qualche chance in più di quella sul testamento biologico. L'esito non è certamente scontato, ma può essere perseguito con successo. Immediatamente dopo - intendo: immediatamente dopo - si può affrontare il tema delle dichiarazioni anticipate di trattamento. Ma tutto ciò deve avvenire nella massima chiarezza politica - conclude Manconi - adottando comportamenti leali, evitando scivolosi sotterfugi che potrebbero rivelarsi altrettante trappole. Dunque, si calendarizzi per martedì 5 dicembre lo ius soli, si ponga la fiducia e si vada avanti per ottenere altri risultati che potrebbero salvare il bilancio e l'onore di questa legislatura".