Angelino Alfano conferma che al momento "non sono previste alleanze" e che Alternativa popolare "non le sta cercando", ma l'appello di Silvio Berlusconi per la ricostruzione di un centrodestra "ampio e inclusivo" viene raccolto dal suo collega di partito e di governo Enrico Costa. Ap, dice il ministro per gli Affari regionali, deve "rompere gli indugi" e "costruire un ponte" verso Forza Italia, rivendicando le "cose importanti e utili al Paese" fatte con l'attuale governo e con il precedente.
Per farlo, spiega, "non occorre avere tanti ingegneri e progettisti, ma manovali. E i panni del manovale li indosserei volentieri". Parole che Renato Schifani, rientrato un anno fa nel partito azzurro proprio da Ap, loda senza mezze misure: "Finalmente - dice - dai banchi di Alternativa Popolare qualcuno ha compreso qual è la direzione giusta da seguire, cioe' nel centrodestra e insieme a Forza Italia". D'altra parte, nota, "le radici di Alternativa popolare e Forza Italia sono le stesse perché rappresentate da parlamentari a suo tempo eletti sotto lo stesso simbolo".
Se Alfano ribadisce il no a una nuova collaborazione con il Pd di Renzi e conferma che Ap sta lavorando per "costruire un'area autonoma, popolare e liberale", Roberto Formigoni smentisce le indiscrezioni che lo danno in partenza verso il partito di Berlusconi e si dice "impegnato nella costruzione di uno schieramento alternativo al Pd renziano e distante dalla Lega di Salvini" che "unisca Area popolare con altre personalità del centro, primo fra tutti Stefano Parisi", mentre Maurizio Lupi, capogruppo Ap alla Camera, sostiene che "e' tempo di fare il Ppe italiano con FI e Udc".
A chiudere la questione ci ha pensato Maurizio Lupi, uno dei membri di spicco di Alternativa Popolare, che senza mezzi termini oggi a Montecitorio ha detto che con il Partito Democratico "non c’è mai stata un’alleanza politica" e che l'unico motivo per cui il suo partito ha sostenuto i governi Renzi e Gentiloni è per "responsabilità" e per fare "uscire l’Italia dalla crisi".