La legge sulla tortura c'è, ma scontenta tutti
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Tortura, torturare
 Foto Afp - Tortura, torturare
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scuola Diaz, G8 Genova
 Foto Afp - scuola Diaz, G8 Genova
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Perché la legge sulla tortura non piace

  • PD - Ha voluto con forza il provvedimento anche se c'era la convinzione che sarebbe venuta fuori una legge imperfetta. La linea è sempre stata chiara: si poteva fare di meglio, ma l'importante era dare un segnale e soprattutto colmare un vuoto. E per questo, alla fine delle votazioni, la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha dichiarato: "L'Italia ha finalmente colmato una grave mancanza nel proprio ordinamento. L'approvazione definitiva della legge che introduce il delitto di tortura rappresenta un passaggio importante, per il quale il Parlamento lavora da quasi vent'anni e del quale non possiamo che essere soddisfatti".
  • FORZA ITALIA - Secondo Francesco Paolo Sisto "questo governo e questa maggioranza stanno riempiendo il Codice penale di norme assurde, con un diritto penale del consenso, modaiolo. Un diritto penale di consegna del Paese alle Procure, scambiando la giustizia con le indagini. Un atteggiamento gravissimo del quale pagheremo tutti le conseguenze". Secondo il costituzionalista, il Pd sta "trasformando il nostro Paese in uno stato di polizia".
  • FDI - La presidente Giorgia Meloni ribadisce che a suo giudizio "passa l'infamia del ddl tortura voluto dal Pd: una legge che non punisce la tortura ma serve solo a criminalizzare le Forze dell'Ordine", dice sulla linea di Forza Italia.
  • M5S - Ha optato per l'astensione, ma non ha risparmiato critiche: "Dopo quasi 30 anni dalla ratifica della convenzione Onu, dopo ben tre condanne in sede di Corte europea dei diritti dell'uomo, non sono riusciti ad approvare una legge che punisca per davvero il reato di tortura. è un giorno amaro", è la linea pentastellata.
  • MDP, SI, PSI - Critiche anche le forze di sinistra: sia Mdp che Sinistra italiana si sono astenute, bollando il testo come una legge "debole, inefficace e poco incisiva". Pia Locatelli, capogruppo Psi alla Camera e presidente del Comitato Diritti umani, ha dichiarato: "Non si fa una legge per dimostrare che si è fatta. Non si fa una brutta legge che, tra l'altro, rischia di non essere applicabile".

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Cosa prevede la legge sulla tortura

  1. la prima interessa la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio dell'autore del reato, con abuso dei poteri o in violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio; la pena prevista è in tal caso la reclusione da 5 a 12 anni. Viene, tuttavia, precisato che la fattispecie aggravata non si applica se le sofferenze per la tortura derivano unicamente dall'esecuzione di legittime misure privative o limitative di diritti.
  2. Il secondo gruppo di fattispecie aggravate consiste nell'avere causato lesioni personali comuni (aumento fino a 1/3 della pena), gravi (aumento di 1/3 della pena) o gravissime (aumento della metà).
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