Fatta fuori perché ha osato mettersi contro il candidato prescelto dai Cinque Stelle per le elezioni a sindaco di Genova. E' questa la spiegazione che Marika Cassimatis, l'insegnante che alle Comunarie online di martedì 14 marzo ha battuto l’avversario Luca Pirondini con 362 voti contro 338 e che poche ore dopo si è vista invalidare la candidatura addirittura da Beppe Grillo in persona, che ha deciso di togliere il simbolo dalla lista. In una intervista al Corriere della Sera la Cassimatis ora sostiene di essere stata tolta di mezzo perché la vittoria di Pirondini, decisa a tavolino, non era andata in porto.
Nessuna lista a Genova, il voto democratico è stato cancellato #m5s #genova2017 #cassimatis #beppegrillo #blog
— Marika Cassimatis (@geoguida) 17 marzo 2017
A Genova doveva vincere il tenore prescelto da Grillo e dalla sua proconsole Alice Salvatore. Il superamento delle graticole, ovvero l’esame preventivo da parte dei militanti, e l’abbinamento con 28 aspiranti consiglieri comunali, erano prerequisiti che dovevano portare al candidato unico. "Mi reputo una militante ortodossa, credo profondamente nei valori del Movimento. Pensavo di avere la carte in regola ma così non è. Ultimamente mi devo essere persa qualche passaggio" dice la Cassimatis
Chi è Marika Cassimatis
Insegnante di geografia all’Istituto tecnico commerciale Rosselli di Genova, 51 anni, ha una laurea in Scienze Politiche, una in Geografia e un dottorato di ricerca in Scienze geografiche. Ha all’attivo diverse pubblicazioni scientifiche di argomento geografico su riviste di Geografia, nazionali ed estere. E’ attivista del Movimento 5 Stelle dal Novembre 2012.
Ma quali sono le accuse mosse all'insegnante? "Di avere avuto rapporti con Paolo Putti, il nostro ex candidato sindaco che di recente ha lasciato il Movimento" spiega, "È stato il portavoce di M5S Genova fino al febbraio 2017. Era difficile non averci a che fare. Per me e per chiunque altro. Quando se ne è andato, non ha ceduto il posto di consigliere comunale a chi veniva dopo di lui. Una cosa che andava contro i miei principi. Ho contestato apertamente la sua scelta, anche su Facebook"
Quell'incontro con Pizzarotti...
Un'altra contestazione mossa dal movimento alla Cassimatis è di avere incontrato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, eletto con M5S e poi sconfessato da Grillo. Non è un mistero che Pizzarotti. che ha creato la lista 'Effetto Parma' abbia lanciato alla dissidente genovese un appello a unirsi a lui. "L’ho incontrato, è vero" dice, "nel 2014, a una convention organizzata dal comune di Parma su ambiente e innovazione. In rete c’è anche il video. Mi sembra che all’epoca fosse ancora dei nostri, quindi era tutto legale".
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L'insegnante che voleva diventare sindaco dà la sua interpretazione dell'accaduto: "Se c’era un ostacolo o un pregiudizio c’era tempo per valutarli insieme. Sono o no la stessa persona che venne candidata alle Europee del 2014 e alle Regionali del 2015?Se io sono quella di sempre, significa allora che sono cambiati i termini della competizione. Qualcuno ha introdotto il numero chiuso senza dirlo a nessuno. Infatti sono intervenuti solo a votazione conclusa. Mi sembra una opzione valutabile quella che io abbia partecipato a una gara che prevedeva un solo vincitore, scelto in precedenza dai vertici nazionali e regionali di M5S".
"Con i Cinque Stelle è finita, vado a sola"
Secondo Cassimatis "questa decisione ha tradito M5S e i suoi principi, a cominciare da quello fondamentale della trasparenza. Per la prima volta hanno interrotto dall’alto un processo democratico. Non era mai successo prima. Uno spartiacque. Non so se Beppe Grillo si è fatto mal consigliare. Comunque, questo errore rimarrà. E avrà un effetto boomerang. Con i 5 Stelle è finita, certo. Sono stata diffamata senza alcun riscontro. Ci vediamo in tribunale. Il mio attivismo continua. Vado avanti. Cercherò di dare voce a chi la sta perdendo, magari cominciando da queste amministrative" .