Roma - Dalla proroga delle pensioni alla riforma del processo penale fino alle carenze di organico amministrativo nei tribunali, sono molte le ragioni per cui i magistrati sono pronti a scioperare. Le "proposte di modifica" del decreto legge che dovrebbe migliorare l'efficienza della giustizia, rinviare il pensionamento di alcuni magistrati, regolamentare i tirocini, fare chiarezza sui trasferimenti sono i temi che l'Associazione nazionale magistrati (Anm) aveva indicato in un documento del primo ottobre come le priorità da discutere con il governo.
Ma c'è anche la questione della riqualificazione del personale amministativo dei tribunali, nota come il caso dei barellieri-cencellieri, che aveva visto alcuni dipendenti di amministrazioni da smantellare (dalle province alla Croce Rossa) trasferiti negli uffici giudiziari senza una adeguata formazione. Il 14 ottobre scorso il direttivo dell'Anm aveva affermato che le condizioni di lavoro del personale amministrativo rappresentano una "priorità assoluta" per i magistrati e che per questo aveva garantito "il più totale appoggio" alle istanze avanzate. Proprio per questo la giunta dell'Anm ha incontrato una rappresentanza degli amministrativi che ha chiesto "l'urgente riqualificazione del personale", attraverso "adeguate forme di progressione economica e giuridica". (AGI)