Roma - Lo spot che va in onda sulle reti Rai sul referendum costituzionale che si svolgerà il prossimo 4 dicembre "è puramente informativo e non da' giudizi di merito" sulla riforma. Inoltre, "è stato sottoposto al vaglio preventivo dell'Autorità garante, quindi è pienamente conforme alle leggi vigenti". Lo ha spiegato la ministra delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, rispondendo in Aula alla Camera a una interrogazione di Fratelli d'Italia.
Se voti no non cambia nulla, lo spot-parodia di Zoro
Per Boschi, quindi, essendo state rispettate tutte le normative vigenti, "non c'è alcun motivo per cui si debba ritirare". Quello "in onda dall'8 ottobre sugli spazi gratuiti presenti nelle reti televisive della Rai - ha spiegato replicando all'interrogazione - è uno degli spot che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha predisposto per informare i cittadini che, con lo spot, vengono informati sulla data del voto, il 4 dicembre, e poi si da' lettura del quesito: quindi lo spot si limita a dare lettura del quesito referendario senza esprimere alcuna valutazione di merito, senza descrivere gli effetti della riforma ma semplicemente dando lettura del contenuto, che non e' stato imposto dal governo ma e' stato ammesso dalla Corte di Cassazione, quindi da un soggetto terzo, sulla base del titolo della legge". E proprio il titolo della legge, ha ricordato la ministra, "è stato oggetto di dibattito in Parlamento e poteva essere modificato se il Parlamento avesse ritenuto di modificare il titolo della legge. Lo spot si conclude con l'invito ai cittadini di recarsi a votare, non c'è alcuna indicazione di un voto a favore o di un voto contro. Quindi è meramente informativo e chiaramente conforme alle leggi vigenti e non si ritiene debba essere ritirato perché è semplicemente uno strumento informativo per i cittadini". Detto questo, ha concluso Boschi, il fatto "che ci siano valutazioni politiche divergenti delle opposizioni sul testo del quesito e sulla chiarezza del quesito e' legittimo, ma non ha nulla a che vedere con il rispetto delle regole e con la possibilità di dare informazioni ai cittadini". (AGI)