di Filippo Frignani
Bari - Il governo liberi i Comuni "da vincoli ancora troppo stretti, da opprimenti morse finanziarie e normative, da oneri troppo pesanti". Dal palco dell'Assemblea nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari eletto oggi presidente dell'associazione dei sindaci d'Italia, grida il suo appello a Roma, che è anche il primo punto del suo programma. "Non ci spaventa lavorare né rispettare le regole, purché queste siano eque e rispettose delle differenze. La nostra richiesta è una sola, ma vogliamo gridarla forte: liberateci", dice alla Fiera del Levante di Bari, davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Lo chiediamo per l'Italia, perché liberando l'energia dei sindaci, si liberano le energie delle loro comunità e l'Italia tornerà a volare", spiega prima di ribadire che i sindaci "per sbloccare il paese e i paesi" hanno bisogno "di regole più semplici ed efficaci".
Un appello che non lascia indifferente il Capo dello Stato che sprona i primi cittadini a "continuare il confronto con il governo nazionale e con le altre istituzioni per definire ciò che avete chiamato un nuovo patto di autonomia tra Stato e Comuni, in cui, entro gli obiettivi nazionali di bilancio e di investimento, si consenta ai singoli enti di avere l'ossigeno sufficiente per esercitare le proprie funzioni e per assumere decisioni trasparenti in un rapporto ravvicinato con i cittadini". Mattarella, nell'ambito della legge di Stabilità e non entrando nel merito delle proposte, condivide con i primi cittadini "l'impegno e l'auspicio che si giunga presto a un quadro di certezze finanziarie e a una semplificazione amministrativa e contabile, in modo che tanti Comuni riescano finalmente a uscire da una condizione di permanente precarieta' e programmare con maggiore serenità le loro scelte al servizio dei cittadini. I fondi stanziati per l'edilizia scolastica e il contrasto alla povertà - afferma ancora - possono aiutare a riattivare, pur in un contesto di risorse limitate, un rapporto positivo con le aree di disagio e di maggior bisogno, tuttavia e' necessario che siano chiuse le vecchie partite dei risarcimenti, delle perequazioni, dei ristori di gettiti fiscali mancanti, che gravano sulla condizione di molte amministrazioni".
La prima giornata dell'assemblea di Bari è stata anche l'occasione per i sindaci del Movimento 5 stelle di ribadire la loro posizione e i loro ultimatum. I grillini si sono astenuti durante la votazione di Decaro, unico candidato alla successione di Piero Fassino. "Se l'Anci - afferma il sindaco di Roma, Virginia Raggi - manterrà determinati impegni nei confronti di tutti i Comuni, allora sara' nostro interesse rimanere dentro. Se non avra' questa forza, valuteremo le nostre prossime mosse. Chiediamo un'associazione che sia esclusivamente concentrata sugli interessi dei Comuni". Dopo l'elezione il neo presidente ha chiesto ai sindaci 5 stelle di rimanere "all'interno della squadra" perché il cambiamento "si fa dall'interno".
CHI E' ANTONIO DECARO
Ingegnere esperto di trasporti e mobilità (si è laureato a 25 anni al Politecnico di Bari), il primo cittadino del capoluogo pugliese ha 46 anni e due figlie; prima del suo impegno in politica ha lavorato, dopo una breve esperienza nell'Acquedotto pugliese, all'Anas come direttore dei servizi tecnici del Compartimento di Bari e poi dell'ufficio Progetti. La sua attività amministrativa è iniziata con la giunta comunale di Bari guidata dall'allora sindaco Michele Emiliano che nel 2004 lo nomina assessore alla Mobilità. Durante il mandato ai trasporti, nel 2008, riceve da Legambiente il premio 'Ambientalista dell'anno'. Tra gli interventi principali, quando è assessore, vanno ricordati le piste ciclabili e il Biciplan, l'avvio dei park&ride, e più in generale una serie di provvedimenti per decongestionare il traffico della città, specie nel centro murattiano. Nel 2010 è stato eletto consigliere regionale nelle liste del Pd nella circoscrizione di Bari, ed è stato anche capogruppo, e nel 2013, dopo le primarie (le cosiddette parlamentarie), quando risulta il più votato nel barese, si candida e viene eletto alla Camera. L'anno successivo si candida a sindaco di Bari e succede così a Michele Emiliano superando al ballottaggio il candidato della coalizione di centrodestra Domenico Di Paola. Dal gennaio del 2014 è sindaco della città metropolitana di Bari e fino a oggi vicepresidente dell'Anci. (AGI)