Roma - "La sindaca Raggi in persona, nel suo ufficio, nel primo pomeriggio del 29 agosto. Eravamo soltanto io e lei prima che cominciasse una riunione con i rispettivi collaboratori che riguardava altre questioni; il suo capo di Gabinetto non c'era. Mi ha consegnato un fascicolo a sua firma". "Alla fine dell'incontro mi ha detto che per lei la questione era urgente". ". Cosi' Raffaele Cantone, presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione, in una intervista al 'Corriere della Sera' circa il parere sulla nomina della giudice Carla Raineri a capo di Gabinetto. "La richiesta - aggiunge Cantone - occupava due pagine, piu' gli allegati. Io ne ho parlato con il professor Merloni, che si occupa di vigilanza anticorruzione, e abbiamo subito verificato che c'erano profili di nostra competenza. In particolare due diversi pareri dell'Avvocatura comunale, difformi del tempo. All'inizio avevano sostenuto che la nomina della dottoressa Raineri dovesse avvenire secondo l'articolo 90 del Testo unico sugli Enti locali, come per gli uffici alle dirette dipendenze del sindaco; in seguito che si dovesse procedere con l'articolo 110, relativo agli incarichi di specializzazione, come era effettivamente avvenuto". Viste le differenze di vedute "abbiamo aperto un'apposita istruttoria sulla correttezza del comportamento di quell'ufficio; da parte di un organismo di garanzia la difformita' di pareri e' un sintomo di un comportamento poco lineare. Una patologia che ha innescato la nostra competenza. Siamo in attesa di relazioni e chiarimenti, poi ci pronunceremo anche su questo". "Noi - prosegue il presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione - abbiamo ritenuto che la procedura doveva avvenire con l'articolo 90, come si deduceva anche dall'autorizzazione del Consiglio superiore della magistratura; per questo abbiamo inviato le carte al Csm. Le conseguenze le hanno tratte la sindaca Raggi e la dottoressa Raineri. Noi non ci siamo pronunciati sulla nomina, bensi' sulla procedura. Sulla forma, non sul merito: bastava cambiarla e non c'era bisogno di dimissioni". Quanto, invece, al parere sulla nomina e il compenso di Salvatore Romeo, segretario particolare della Raggi "Credo - prosegue Cantone - che lo esprimeremo" oggi, "e' gia' iscritto all'ordine del giorno del Consiglio. In questo caso c'e' anche da risolvere la questione preliminare sulla nostra competenza a pronunciarsi". Mentre per i pareri sulla nomina degli assessori Marcello Minenna, che nel frattempo s'e' dimesso, e Paola Muraro "Decideremo" oggi. "La procedura su Minenna non s'e' fermata, poiche' eventuali irregolarita' non sono state sanate dalle dimissioni, mentre sulla Muraro sono stati segnalati problemi di incompatibilita'. A prima vista mi pare di poter dire che in nessuno dei due casi ci siano anomalie".(AGI)